Un dolce nato in un bar negli anni Sessanta entra nel patrimonio gastronomico ufficiale. La Cassatina Vegliese, conosciuta anche come “Staccia”, ha ottenuto il riconoscimento di Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.) dalla Regione Puglia, un sigillo che unisce la tutela di una ricetta alla valorizzazione di una storia locale unica.
Il traguardo, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale con il supporto di Confagricoltura Lecce e Camera di Commercio di Lecce, non è solo un atto amministrativo. È la consacrazione di un simbolo identitario le cui origini si intrecciano con la storia sociale del paese. La paternità della Cassatina risale, infatti, ai primi anni ’60 al Bar Vittoria (poi “Bar Fiore”), locale storico regionale. Fu l’intuizione di Fiore Cutrino a darle vita: reinterpretando in piccolo formato le grandi cassate, utilizzò solo ingredienti delle masserie locali – come la ricotta di pecora – creando un dolce da pasticceria accessibile a tutti, da consumare al bar. Una genialità artigianale che trasformò una specialità in un rito collettivo, parte dei momenti di festa e della quotidianità vegliese.
«Questo riconoscimento è un atto di giustizia verso la memoria collettiva», ha commentato il consigliere comunale Cosimo Vetrano. «Rappresenta il ‘saper fare’ tramandato, la cultura della semplicità che ha reso grande il nostro territorio».
Il percorso, avviato con il progetto QBO – Qualità, Biodiversità e Origine, si avvia ora verso la tappa nazionale: l’inserimento nell’elenco ufficiale del Ministero dell’Agricoltura (MASAF), previsto nei prossimi mesi.
«È motivo di grande orgoglio», ha dichiarato la sindaca Mariarosaria De Bartolomeo. «Non è solo un dolce, ma un pezzo della nostra anima che parla di famiglie, contadini e artigiani. Difendere queste radici significa creare opportunità di crescita e turismo sostenibile».















