LECCE - «Lecce si vuole riprogettare come la capitale pugliese della ricerca sui mutamenti climatici. Ha già un centro di calcolo importantissimo. Ne avrà un secondo che viene realizzato da Eni con l’Università di Lecce e il Cnr, sui mutamenti climatici nell’Artico, e soprattutto è la città giusta per scegliere un rapporto tra città e campagna, tra industria e bellezza, che metta insieme l’attrattività di un territorio senza sconvolgerlo, massimizzando ad esempio il riuso delle acque reflue». Lo ha detto il governatore pugliese, Michele Emiliano, a margine di un convegno sui cambiamenti climatici a Lecce.
«Qui c'è poca acqua, l’acqua viene presa tutta dai pozzi - ha spiegato - persino quella potabile, se riuscissimo ad utilizzare in agricoltura quella della depurazione, sarebbe molto meglio. I depuratori della provincia di Lecce sono stati molto migliorati dall’Acquedotto pugliese, l’acqua si può consegnare gratuitamente a chi la richiedesse, ci sono i finanziamenti per costruire gli acquedotti rurali per distribuirla, ci vuole l'iniziativa dei sindaci e delle aziende agricole per realizzare questi acquedotti e incominciare a utilizzare i reflui affinati dei nostri depuratori. Questo processo è anche in parte una risposta che potrebbe arricchire di sostanza organica il terreno che qualcuno sostiene in questi anni essere stato particolarmente indebolito dalla mancanza di sostanza organica».
«Lecce - ha concluso - si candida oggi ad essere il luogo dove la ricostruzione del paesaggio e del capitale produttivo, post xylella, non sia semplicemente un ritorno a come era prima ma costituisca un avanzamento tecnologico ed economico che può spingere quest’area a diventare leader in tutta Europa».

Usare acqua depuratori per agricoltura, ci sono fondi
Venerdì 29 Novembre 2019, 16:32