Dalle prime luci dell'alba oltre 50 militari della Guardia di Finanza di Lecce sono stati impegnati in una vasta operazione antimafia (Hydra) nelle province di Lecce, Taranto e Bari, e hanno sequestrato beni per 12 milioni di euro a tre fratelli, ritenuti socialmente pericolosi in quanto contigui a clan della Sacra Corona Unita.
Le indagini hanno dimostrato la responsabilità della società dei tre fratelli, una società a responsabilità limitata della vicina Melissano, leader nel settore del gaming e delle scommesse. I tre per nascondere i proventi derivati dal gioco d'azzardo, hanno costituito una società ad hoc, formalmente intestata ai dipendenti di un'altra azienda 'di famiglia', peraltro già colpita da una misura interdittiva antimafia. I finanzieri, con l'esame di centinaia di documenti, intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti, hanno dimostrato la totale gestione delle attività imprenditoriali da parte del gruppo criminale, che provava a schermarsi dietro prestanomi compiacenti. In questo modo i tre sviavano qualsiasi tipo di indagine a loro carico.
Per questo motivo il tribunale di Lecce vista la sproporzione tra i redditi del titolare della società e il valore della stessa, ha disposto il sequestro delle quote societarie e dell'intero compendio aziendale della società, che è titolare di oltre 1500 slot machine nel centro e sud Italia, per un valore complessivo stimato in oltre 7 milioni di euro. Inoltre i militari stanno procedendo alla confisca di un patrimonio di oltre 5 milioni di euro (30 immobili, quote societarie e conti correnti) riconducibili a tre fratelli.