«Il trasferimento dei reperti archeologici è cominciato. Si concluderà nel giro di un paio di giorni. Quindi si dovrà procedere alla messa in sicurezza della chiesetta di Santa Maria del Tempio. Solo a quel punto la ditta sarà libera di poter presentare il progetto esecutivo e, quindi, avviare il cantiere».
Dita incrociate per l’avvio dei lavori all’area dell’ex caserma Massa. Il cantiere è stato consegnato nove anni addietro ma non è mai partito per una serie di ritardi, intoppi, complicazioni legati soprattutto alla presenza di reperti storici.
L’obiettivo, attraverso un project financing del valore di 24 milioni di euro, è la realizzazione di un centro commerciale-direzionale con un parcheggio interrato per poco meno di 500 posti auto. Questi inizialmente erano più numerosi ma le prescrizioni della Soprintendenza hanno comportamento la rimodulazione di alcune parti del progetto della ditta De Nuzzo.
«Tito Schipa Center è uno dei progetti più ambiziosi mai realizzati in città - si legge da tempo sul sito della ditta - Nel cuore di Lecce si lavora per far sorgere un prestigioso complesso commerciale, nato per la riqualificazione dell’area denominata piazza Tito Schipa. Scopo dell’intervento è di realizzare un Centro polifunzionale integrato, con un parcheggio interrato. Nello snodo dello shopping leccese, il complesso si articola su 6 livelli, con accessi diretti dalla viabilità urbana, arricchito da piazze, spazi comuni, gallerie interne, scale mobili e ascensori». L’intervento prevede anche il recupero e la ricollocazione della tettoia liberty del vecchio mercato coperto, abbandonata da decenni.
Ora, la situazione sembra arrivata ad una svolta. Ieri, si diceva, è cominciato il prelievo dei materiali architettonici rinvenuti durante gli scavi, che vengono depositati temporaneamente nel liceo artistico Ciardo-Pellegrino. Sarà concluso al massimo entro dopodomani. Poi bisognerà mettere in sicurezza la chiesetta, o, meglio, i resti della chiesetta risalente al Quattrocento, che erano già stati rinvenuti in seguito alla demolizione dell’ex caserma Massa. L’intervento prevede - dopo la recinzione dell’area, la pulizia e diserbo - alla messa in sicurezza delle evidenze archeologiche mediante revisione generale, consolidamento e restauro di tutte le murature, estesa ai diversi ambienti ipogei con destinazione funeraria. Si procederà, poi, agli interventi di pulitura e restauro conservativo che interesseranno parti di superfici dipinte riferibili alla chiesa.
«Con la messa in sicurezza della chiesetta, il capitolo archeologico sarà definitivamente superato, almeno per quanto riguarda il Comune - chiarisce il vice sindaco Alessandro Delli Noci - A quel punto, la ditta è libera di poter presentare il progetto esecutivo».
Un traguardo, questo, che potrebbe essere raggiunto entro il prossimo inverno. «Sarà necessario qualche mese per la presentare del progetto esecutivo. Ma non passerà troppo tempo - fa sapere l’ingegnere Sergio De Nuzzo - Speriamo proprio non ci siano più ostacoli in questa vicenda che va avanti da troppo tempo». La concessione del project financing alla società, si diceva, è la numero 6240 e risale al 6 dicembre 2010.
Qualche altro tassello manca, a dire il vero. Come, per esempio, il parere della Soprintendenza per la fruizione a vista delle tracce archeologiche. Questa l’intenzione della De Nuzzo, che vorrebbe, per l’appunto, lasciare visibili le testimonianze storiche sotterranee (naturalmente protette) nel centro della piazza intorno alla quale si svilupperà il centro commerciale. Ma non c’è ancora il via libera.
Comunque, conclude il vice sindaco Delli Noci, «siamo contenti di aver aggiunto un importante tassello per l’avvio dei lavori che interessano l’area dell’ex caserma Massa. Si tratta di interventi che la cittadinanza attende da molti anni e sui quali, dal momento del nostro insediamento, stiamo lavorando, procedendo celermente. Voglio sottolineare che ogni minimo spostamento e intervento che riguarda l’area è stato fatto e verrà fatto in stretta collaborazione con la Soprintendenza».