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Nardò: dopo 7 mesi riapre la pista circolare più veloce del mondo

 
Biagio Valerio

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Biagio Valerio

Nardò: dopo 7 mesi riapre la pista circolare più veloce del mondo

Ieri il taglio del nastro: rifatto tutto il tappeto bitumato del Nardò Technical Center di Porsche

Venerdì 12 Luglio 2019, 10:18

Non più soltanto asfalto e benzina: Porsche corre veloce incontro alle sfide del futuro. «Avere la pista circolare più veloce del mondo presto non basterà più» dice il direttore generale del Nardò Technical Center, Antonio Gratis. E già questo lascia intuire che cosa sta per accadere sull’anello perfetto, l’impianto a due passi da Boncore.

La giornata di ieri, dedicata all’inaugurazione del nuovo tappeto bitumato sull’intero percorso circolare, quello che ha reso famosa la struttura a livello internazionale, a ben vedere resta marginale rispetto a ciò che le parole di Gratis anticipano: al tracciato «fisico» se ne affiancherà un secondo digitale grazie a 91 chilometri di fibra ottica installati in questi mesi di lavori. La connettività sarà garantita dall’ultraveloce tecnologia 5G. All’improvviso, dunque, le 100mila tonnellate d’asfalto stese con una macchina unica al mondo che permette di lavorare sulla superficie curva e in pendenza, sembrano invecchiare davanti ai propositi del nuovo corso. Malte Radmann, presidente del Consiglio d’amministrazione, e Gratis delineano nuove prospettive: «Da affittapiste - spiega il manager - dobbiamo ipotizzare che “Nardò 2.0” sarà un centro di innovazione». Poi qualche numero: 35 milioni di euro investiti solo nel 2019, l’innalzamento degli standard di sicurezza anche grazie ad un guard-rail progettato in loco che ha prodotto anche un brevetto. I dipendenti passati da 100 a 154 e i clienti da 195 al giorno a 370, dal 2013 al 2018. Con alcuni fiori all’occhiello come la crescita professionale, smisurata, di giovani ingegneri e progettisti che hanno scelto la pista neritina per formarsi. Infine le benedette sfide di un futuro che a Nardò è già incominciato. Gratis ricorda, infatti, che qui si progettano già ora le auto che andranno sul mercato tra alcuni anni. Ed ecco i tre «megatrend» da inseguire: guida autonoma, connettività, mobilità elettrica.

Per questo sono in programma nuove piste con scenari di città simulate, di traffico e autostrade “ricostruite” in questo spicchio di Salento. Per vedere auto elettriche che viaggiano da sole, in completa sicurezza. Chiudiamo con una “carrambata“: Gratis, che è gallipolino, incontra l’ex rettore Domenico Laforgia, suo prof ai tempi degli studi in Unisalento. E promette sinergie con l’Università riprendendo un discorso iniziato dal docente nel 2013. «Occorre un centro fisico di ricerca - spiega il professore - perché grandi idee non ancora realizzate possono essere portate qui e diventare occasione di ricerca e innovazione. Insieme, in un centro fisico che unisca studio e lavoro, ingegneri loro e nostri». Il futuro è già arrivato, basta accelerare un po’.

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