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Lecce, mons. Seccia lava i piedi a detenuti in carcere

 
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il vescovo Michele Seccia

il Vescovo di Lecce Michele Seccia

Segno Chiesa testimoniata da Francesco, che lo fa invece a Velletri

Mercoledì 17 Aprile 2019, 20:13

18 Aprile 2019, 21:41

L’arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia, ha celebrato nel corso del Giovedì Santo, il rito della lavanda dei piedi durante la Messa in Coena Domini per la prima volta nella Casa Circondariale di Borgo San Nicola. È stato lo stesso arcivescovo a lavare i piedi a dodici detenuti, con condanna definitiva, scelti dalla direzione del carcere, ripetendo il gesto di Gesù raccontato dal Vangelo di Giovanni, durante l’Ultima Cena, quando istituì l’Eucarestia e con il gesto tipico dei servi consegnò ai suoi discepoli il comandamento dell’amore: «Amatevi gli uni gli altri».

«Lavare simbolicamente i piedi a dodici detenuti - ha detto mons. Seccia - è un altro segno della Chiesa in uscita tanto testimoniata da Papa Francesco. Non a caso anche lui da quando è pontefice celebra questa messa in carcere (quest’anno in quello di Velletri, ndr). Un gesto d’amore e di speranza, in linea con le finalità riabilitative del carcere che è luogo di pena, ma può essere occasione anche di pentimento, di riscatto, di riscoperta di valori religiosi e umani».
In serata l’arcivescovo ha poi ripetuto in cattedrale il rito della lavanda dei piedi, a sei coppie di fidanzati che si sposeranno nei prossimi mesi.

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