LECCE - Ladri in Comune poco prima della visita in paese del prete antimafia. Ignoti hanno «visitato» nella notte tra lunedì e martedì la sede municipale di via Roma, a poche ore dall’incontro con don Antonio Coluccia, il sacerdote originario di Specchia messo di nuovo sotto scorta dopo il reiterarsi di episodi che lo hanno visto oggetto di minacce.
Un fatto anomalo che sin da subito è stato accostato all’arrivo di don Tony. Il quale non si è certo fatto intimidire dall’accaduto e si è presentato in perfetto orario ieri sera nelle sale del palazzo baronale, sede dell’evento.
I malviventi, di certo esperti, hanno agito nottetempo, se è vero che nella serata di lunedì, gli amministratori comunali sono andati via dal municipio attorno alle 20, lasciando tutto in ordine. Dopo avere saltato un cancello laterale all’edificio, i malviventi si sono introdotti nel palazzo comunale forzando una porta: una volta dentro, hanno potuto agire in maniera indisturbata e già sapendo cosa fare.
Messo scompiglio in molte stanze del primo e del piano terra, i ladri hanno provveduto a rendere inefficaci le telecamere interne di videosorveglianza spostando i panelli di cartongesso del controsoffitto e i collegamenti del circuito di sicurezza: un’azione minuziosa, se è vero che hanno dovuto anche smontato i fari appesi al soffitto, avendo cura di lasciarli per terra senza danneggiarli.
I delinquenti hanno quindi asportato e portato via la macchina e il server utilizzati per la stampa delle carte d’identità elettroniche e tre vecchi Mac. E prima di togliere il disturbo, sono entrati negli uffici della Polizia municipale e rubato il supporto delle registrazioni delle telecamere: nulla è stato lasciato al caso.
«Un episodio allarmante e anomalo – le parole del sindaco Monica Gravante – che di certo da subito ho messo in collegamento con la venuta in paese di don Antonio Coluccia. Anche se, c’è da dire che, nell’ultimo periodo – ha continuato il primo cittadino – diversi municipi sono stati visitati dai ladri. Pare strano, però, che i ladri si siano disinteressati della cassaforte o di una quindicina di computer nuovi allocati nella biblioteca, che pure – la conclusione – hanno visitato». Il furto è stato scoperto nella mattinata di ieri, all’arrivo dei primi dipendenti comunali. Il sindaco Gravante ha inoltrato formale denuncia alla Polizia del commissariato di Otranto, competente per territorio. Effettuati i rilievi del caso, i poliziotti sono impegnati a risalire agli autori dello strano furto.