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Pm arrestato a Lecce, due avvocati sospesi da professione

Pm arrestato a Lecce, due avvocati sospesi da professione

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

sede tribunale di Lecce

Interdizione di due mesi per Augusto Conte, di un anno per Federica Nestola

Giovedì 27 Dicembre 2018, 10:45

Due misure interdittive nell’inchiesta culminata in una serie di arresti eccellenti il 6 dicembre scorso. Sospeso per due mesi dall’incarico Augusto Conte, 77enne di Ceglie Messapica, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina degli avvocati di Lecce, e per un anno, dalla professione, l’avvocatessa Federica Nestola, 32 anni, di Leverano.
Il provvedimento è stato disposto, nel giorno della vigilia di Natale, dal gip del Tribunale di Potenza, Amerigo Palma. Tanto perché il giudice ritiene che i due indagati possano reiterare i reati.


Conte risponde di tentato abuso d’ufficio insieme con il sostituto procuratore Arnesano e l’avvocatessa Manuela Carbone, di Matino. Secondo le indagini condotte dai militari del Nucleo di polizia economica della Guardia di Finanza, la professionista si sarebbe rivolta ad Arnesano per riferirgli di essere stata sottoposta ad un procedimento disciplinare, con il timore di subire prevedibili ripercussioni sullo svolgimento dell’attività professionale. Augusto Conte, su sollecitazione dello stesso pubblico ministero, in qualità di vicepresidente del collegio distrettuale si sarebbe adoperato per convincere gli altri componenti del collegio ad essere indulgenti con la Carbone in occasione della seduta del 27 settembre, in particolare un tale Vincenzo. La combine, però, non sarebbe andata in porto per il rinvio della seduta del consiglio al 6 dicembre a causa della mancanza del numero legale. Per il gip, però, Conte, in qualità di pubblico ufficiale, “ha violato il principio di imparzialità che si traduce nell’obbligo di non esercitare il potere per compiere favoritismi”. Da qui l’accusa di tentato abuso d’ufficio.
Non è mai stata interrogata, invece, l’avvocatessa Federica Nestola, colpita dalla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio della professione per la durata di un anno. La giovane, però, non ha ancora prestato giuramento, né è iscritta all’Albo degli avvocati.


Difesa dagli avvocati Arcangelo e Alberto Corvaglia, è accusata di abuso d’ufficio con il magistrato Arnesano e gli avvocati Mario Ciardo (sottoposto al divieto di dimora nel Comune di Lecce) e Benedetta Martina (ai domiciliari). Proprio quest’ultima avrebbe espressamente chiesto al sostituto procuratore di aiutare l’amica, Federica Nestola, a superare la prova orale d’esame. Secondo la tesi accusatoria, il pm avrebbe indotto l’avvocato Ciardo a concordare le domande da sottoporle.
Per il gip, sussistono le esigenze cautelari perché “la Nestola ha dimostrato con la propria condotta di essere un soggetto disposto a tutto pur di fare carriera”. In relazione al pericolo di reiterazione del reato, il magistrato ritiene che «tale pericolo e la consequenziale necessità di intervento sono pregnanti, attesa la sua impreparazione professionale e la possibilità di esercitare la professione forense ovvero di partecipare a concorsi pubblici dopo aver illegittimamente conseguito l’iscrizione all’albo».

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