Apre il Parco delle mura urbiche ed è boom di visitatori. Ieri pomeriggio, un fiume senza fine di leccesi e forestieri ha letteralmente invaso Palazzo Giaconia e il ponte di collegamento, inaugurati dal sindaco Carlo Salvemini, insieme con altri amministratori e responsabili degli uffici. Affianco a lui, gli ex sindaci - di diversa fede politica - Paolo Perrone e Adriana Poli Bortone. «Mancherebbero due sindaci che hanno avviato questo lavoro ma non ci sono più - ha detto Salvemini, riferendosi al padre Stefano ed a Francesco Corvaglia, senza nominarli - Andrebbero ricordati anche loro perchè, negli ultimi 25 anni, indipendentemente da chi ha avuto la responsabilità di governare, c’è stato un filo rosso: quello di investire convintamente nel recupero del patrimonio storico-monumentale-archeologico. Ecco perchè sono qui Adriana Poli Bortone, Paolo Perrone, Gaetano Messuti - ha sottolineato - Solo chi è accecato da furori ideologici può pensare che ci siano responsabilità esclusive e meriti esclusivi. Invece, ci sono testimoni che si passano gli uni con gli altri e che consentono alla città di poter vedere germogliare tanti bei fiori».
Il sindaco ha sottolineato un altro aspetto. «Ora possiamo dire a chi arriva a Lecce che la città storica comincia da qui - ha detto - Ora si può immaginare che il Foro Boario sia il terminale di arrivo, senza necessariamente, forzatamente arrivare all’Obelisco o scendere verso il castello di Carlo V, come finora è avvenuto, per essere al centro della città. Questo è già divenuto il centro della città storica - ha insistito - e ci consente di fare dei ragionamenti importanti sulla mobilità, di poter potenziare e diversificare i percorsi di funzione della città. Il Parco delle mura si collega idealmente al Parco dello Sperimentale tabacchi che tra poco sarà aperto dall’Università, che a sua volta si collegherà con il Parco di Belloluogo e poi con il cimitero monumentale e con gli Olivetani: un quadrilatero di straordinario significato».
A margine della cerimonia, l’ex primo cittadino Perrone ha detto che «l’augurio migliore che posso fare al sindaco Salvemini è quello di poter lasciare al suo successore quanti progetti, cantieri e lavori ben avviati che ha trovato lui». Perrone ha ricordato che «il primo e il secondo lotto dell’intervento sono stati finanziati con fondi Poin (4,9 e 4,2 milioni di euro) del Ministero dei Beni Culturali e della Regione negli anni 2013 e 2014. Sia per le Mura che per il restauro della chiesa di Sant’Anna, la mia amministrazione ha progettato gli interventi, ottenuto i finanziamenti e avviato i cantieri. Ne sono orgoglioso perché è un “patrimonio” importante in eredità alla città e all’attuale amministrazione, che ha inaugurato le Mura».