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Tap, Conte spegne ogni speranza: «Abbiamo fatto il possibile, vigileremo»
Attacco ai grillini: «Truffati gli elettori»

 
Redazione online

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Gasdotto, in una lettera a Tap l’ipotesi approdo alternativo

La dichiarazione dopo che il Ministero dell'Ambiente gli ha consegnato nel primo pomeriggio le valutazioni sulla pipeline

Venerdì 26 Ottobre 2018, 15:54

21:24

LECCE - Sul Tap «abbiamo fatto tutto quello che potevamo, non lasciando nulla di intentato. Ora però è arrivato il momento di operare le scelte necessarie e di metterci la faccia. Prometto un’attenzione speciale alle comunità locali perché meritano tutto il sostegno da parte del Governo». Lo afferma il premier Giuseppe Conte annunciando l'impossibilità, da parte del governo, ad interrompere la realizzazione del gasdotto.

Nel pomeriggio il ministro dell'Ambiente Sergio Costa aveva trasmesso al premier Giuseppe Conte le valutazioni di legittimità svolte dal Ministero dell’Ambiente sulla Valutazione di impatto ambientale rilasciata dallo scorso governo sul progetto Tap... Anche nei punti contestati non sono emersi profili di illegittimità, indipendentemente dal merito, in quanto la Commissione Via - unico soggetto titolato a pronunciarsi - ha ritenuto ottemperate le prescrizioni».

L'IRA DEI NO TAP E DEL SINDACO DI MELENDUGNO - «Una perdita di tempo, una presa in giro per calmare gli animi». Lo dice Gianluca Maggiore, leader del movimento No Tap, dopo l’annuncio del premier Conte. «È chiaro - dice - che la nostra battaglia continuerà, come è chiaro che tutti i portavoce locali del M5S che hanno fatto
campagna elettorale qui e che sono diventati addirittura ministri grazie ai voti del popolo del movimento No Tap, si devono dimettere adesso». «Noi siamo qui, sui luoghi della Tap ad aspettare. Vogliamo vedere se gli eletti pentastellati saranno dalla parte della popolazione dimettendosi, o dalla parte di chi vuole imporre l’opera con la forza», conclude il leader No Tap.

«Non abbiano chiesto a Conte o alla ministra Lezzi di essere i dottori dei nostri dolori. Ci cureremo da soli le nostre ferite, sapremo rialzarci e continuare a combattere. Conte con questo atteggiamento avalla quella che sarà una follia ingegneristica e la distruzione di un intero territorio. Nel Salento se lo ricorderanno bene». Così il del sindaco di Melendugno, Marco Potì, dopo che il premier ha promesso sostegno alle comunità locali.

SCOPPIA LA POLEMICA POLITICA - «Frode ai danni degli elettori. Una fattispecie di reato che se esistesse porterebbe alla denuncia da parte di centinaia di migliaia di elettori che hanno votato il M5S. Prima Ilva, oggi la Tap, solo per rimanere in Puglia: durante la campagna elettorale promesse mirabolanti solo per carpire i voti dell’elettorato. Delle due l’una: o sapevano che non avrebbero potuto mantenere gli impegni, decidendo comunque di prendere deliberatamente in giro gli elettori, o sono semplicemente incompetenti e superficiali. Quale che sia la verità, mi domando con quale faccia alcuni ministri e deputati 5 stelle, in primis il ministro Lezzi, si presenteranno nuovamente a Roma». Lo afferma in una nota il deputato di Forza Italia Mauro D’Attis. Su Twitter anche Maria Stella Gelimini capogruppo di Forza Italia alla Camera, commenta: «Il #Tap si farà, ad annunciarlo il premier @GiuseppeConteIT. Per @forza_italia è un’ottima notizia. Il @Mov5Stelle sapeva di non poter bloccare il gasdotto, ma in #Puglia ha fatto la campagna elettorale gridando #NoTap, prendendo in giro i cittadini. Che dice @ale_dibattista?». 

IL VIDEO CON LA PROMESSA DI DI BATTISTA 

BUFERA ANCHE NEI 5 STELLE - «Sulla Tap il Ministro Costa sbaglia ancora. La mancata ottemperanza di varie prescrizioni risulta evidente. Confidiamo quindi nel lavoro della magistratura». Lo affermano i senatori Lello Ciampolillo e Saverio De Bonis e la deputata Sara Cunial, del Movimento 5 Stelle.

L'ATTACCO DEL PD: ALTRA BUFALA DEL M5S - «Dopo le dichiarazioni del ministro Costa sulla Tap, ora quelle del premier Conte. Il ministro dell’Ambiente non ha trovato le ricercate irregolarità. Il Premier chiarisce che fermare l’opera costerebbe troppo e che va fatta. Esattamente come avevamo annunciato, si ripete per Tap il film visto con l’Ilva. I 5Stelle dovranno rispondere ai loro elettori delle bufale raccontate in campagna elettorale. Prossima puntata la Tav, poi il Brennero». Lo dice il senatore Andrea Ferrazzi, capogruppo del Pd nella Commissione Territorio e Ambiente.

FRATOIANNI: «NON È GOVERNO DEL CAMBIAMENTO» - «Prima Si Tav, poi Si GrandiNavi, ed ora arriva il Si Tap: cari elettori del M5S, questo non è il governo del cambiamento. È il governo delle costose ed inutili grandi opere e delle promesse elettorali mancate, è il governo della Lega... davvero complimenti !! #Puglia». Lo scrive su twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali.

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