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Violenza sessuale durante visite mediche: ai domiciliari cardiologo ed ex pm onorario di Lecce. Incastrati con il trojan

 
Redazione online

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Lecce, quattro candidati per la presidenza del Tribunale; in sei per la Procura

Il vpo, l'avvocato Antonio Zito, si sarebbe finto dottore per palpeggiare le pazienti. Le violenze riprese con il cellulare. L'indagine è partita da Potenza

Mercoledì 19 Giugno 2024, 09:18

15:51

Un avvocato del Tarantino, Antonio Zito, 58 anni, all'epoca dei fatti in servizio come vice procuratore onorario a Lecce, e un medico cardiologo di Foglianise in servizio all'ospedale Fatebenefratelli di Benevento, Giovanni Vetrone, 60 anni, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari dal Nucleo Pef della Guardia di finanza del capoluogo salentino diretto dal tenente colonnello Giulio Leo in esecuzione di una misura cautelare emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli, su appello della Procura della Repubblica di Benevento, che ha coordinato le indagini del Gico (gruppo investigativo criminalità organizzata) delle Fiamme Gialle di Lecce, e confermata dalla Corte di Cassazione a seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso promosso dagli interessati.

Entrambi sono accusati di violenza sessuale di gruppo, aggravata per il medico beneventano che avrebbe agito come pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni con la partecipazione attiva del presunto complice, l'ex viceprocuratore. I fatti sono avvenuto in un ambulatorio dell'ospedale ecclesiastico Fatebenefratelli di Benevento nel corso di visite mediche apparenti. In quelle circostanze si sarebbero verificati "atti fortemente intrusivi nella libertà sessuale delle ignare pazienti che venivano indotte a spogliarsi e a essere palpeggiate dal medico e dal viceprocuratore onorario - scrive la Procura di Benevento in una nota - qualificatosi quale collega del cardiologo". Tutto sarebbe stato ripreso in video dai due presunti autori.

il tenente colonnello Giulio Leo

Le indagini sono cominciate dalla trasmissione degli atti per competenza da parte della Procura di Potenza in quanto, nel corso di altri accertamenti, era emerso che Zito si sarebbe recato presso un ospedale del Beneventano dove aveva l'abitudine di fingersi un medico e di attuare unitamente al vero medico Vetrone atti di violenza sessuale e palpeggiamenti nei confronti di inconsapevoli donne sottoposte formalmente a visita medica.

Gli accertamenti, svolti grazie all'utilizzo di un trojan nel cellulare degli indagati, sono sfociati a giugno 2023 in una richiesta di misura cautelare in carcere per violenza sessuale di gruppo aggravata, nonché per ulteriori condotte di esercizio abusivo della professione medica, interferenze illecite nella vita privata e diffusione illecita di immagini e video aventi contenuto sessualmente esplicito. La richiesta è stata rigettata dal Gip presso il Tribunale di Benevento (in parte per mancanza di gravi indizi e in parte per mancanza di esigenze cautelari), provvedimento appellato dalla Procura davanti al Tribunale del Riesame di Napoli. L'appello (che verteva sull'utilizzabilità delle intercettazioni eseguite dalla Procura di Potenza, esclusa dal gip di Benevento) si è concluso a febbraio 2024 con l'accoglimento per le sole condotte di violenza sessuale di gruppo aggravate e con l'applicazione degli arresti domiciliari, ma con il rigetto della restante parte delle richieste. La Cassazione il 13 giugno ha rigettato il ricorso degli indagati (inammissibile) a accolto quello della Procura di Benevento, disponendo che il Riesame di Napoli dovrà pronunciarsi nuovamente sull'appello per i restanti capi di imputazione.

A giugno 2023 la Procura aveva disposto, attraverso la Finanza di Lecce, perquisizioni locali e domiciliari che consentivano di sottoporre a sequestro computer, tablet e smartphone in uso ai due indagati oltre che numerosi dispositivi per le riprese audio/video. Sono state ascoltate numerose persone, e alcune delle vittime hanno presentato querela per le condotte del medico e dell'avvocato. Le indagini disposte dalla Procura di Potenza, invece, non sono ancora concluse.

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