PUGLIA - Nonostante lo zoccolo duro di italiani fedeli al tandem cenone-zampone e che quest’anno spenderanno in fanta-calorie circa 2,2 miliardi (dati Centro studi Confcooperative), cresce nel Paese la fronda di connazionali che sfrutta le feste per disintossicarsi. Sono oltre 100mila (dati Federterme Confindustria) quelli che hanno deciso di aspettare il nuovo anno alle terme e le camere prenotate sarebbero l’86% del totale, per una permanenza media di 3,5 giorni. «C’è un gran desiderio di terme – dice Marina Lalli, presidente nazionale di Federturismo Confindustria - perché comunque piace, in un momento come quello della vacanza natalizia, l’idea di potersi prendere cura di se stessi. Ovviamente la montagna è uno dei primi attrattori, seguita dalle città d’arte, ma anche il termale, che ha sempre avuto una fetta di affezionati, quest’anno è entrato in modo importante in cima alle preferenze. Noi a Margherita di Savoia (Lalli è direttore generale delle Terme di Margherita di Savoia s.r.l.; ndr) siamo al completo e non faremo soltanto Capodanno ma anche la Befana perché c’è stata una richiesta molto forte. Anche tanti altri miei colleghi in tutta Italia hanno registrato un interesse decisamente più alto rispetto agli anni precedenti».
Secondo Lalli, una delle ragioni di questo successo è da ricercarsi nel fatto che «durante il Covid, sebbene gli stabilimenti termali sono stati aperti in quanto presidio medico, anche a causa della questione dei contatti, in molti non hanno potuto praticare il termalismo. Molti l’hanno saltato nel 2020 e nel 2021. E poi prendersi cura di se stessi adesso è diventato un po’ un mantra perché ci siamo resi conto che farsi trovare in salute, anche davanti a una pandemia, ha dei vantaggi che non si hanno se non ci si è presi cura del proprio corpo. Inoltre, alle terme uno fa una cura tutto sommato piacevole, ma che aiuta concretamente a stare meglio e si è sempre sotto il presidio medico, quindi si è a contatto con chi può spiegarci quale stile di vita corretto avere»...