Domenica 07 Settembre 2025 | 15:05

Femminicidio, Salsomaggiore Terme: donna uccisa con una mazza da cricket

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Femminicidio, Salsomaggiore Terme: donna uccisa con una mazza da cricket

Femminicidio: una donna di 66 anni è stata uccisa a colpi di mazza da cricket in centro a Salsomaggiore Terme. Fermato il marito.

Martedì 28 Novembre 2023, 15:47

17:59

PARMA - Femminicidio a Salsomaggiore Terme: una donna di 66 anni è stata uccisa a colpi di mazza da cricket questa mattina, martedì 28 novembre 2023, intorno alle 9.30 in centro a Salsomaggiore Terme, paese della provincia di Parma. La vittima, di nazionalità straniera, sarebbe stata aggredita dal marito che l’ha colpita più volte al corpo e alla testa. Soccorsa dal 118, la donna sarebbe morta sul posto. Il marito è stato fermato dai carabinieri e si trova in caserma a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il presunto autore del femminicidio è stato fermato da una carabiniera libera dal servizio. La militare, richiamata dalla richiesta di aiuto della vittima, è intervenuta da sola. Ha bloccato l’uomo, poi è stata coadiuvata dalla pattuglia del radiomobile di Salsomaggiore Terme immediatamente sopraggiunto. Il tempestivo intervento non è bastato a salvare la vita della 66enne.

66 anni, di nazionalità indiana, la donna uccisa questa mattina intorno alle 9.30 nel centro di Salsomaggiore Terme (Parma). Secondo una prima ricostruzione, il marito avrebbe aggredito la donna in casa, di fronte anche ad alcuni familiari, e la vittima, nel disperato tentativo di salvarsi, sarebbe poi scesa in strada per chiedere aiuto. L’uomo l’avrebbe però raggiunta e continuato a colpirla sino a ucciderla.

Uccisa a Parma: la vittima colpita con una mazza da cricket

La 66enne di nazionalità indiana uccisa questa mattina nel centro di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, sarebbe stata colpita con una mazza da cricket - sport molto popolare in India - e non da baseball come emerso in un primo momento. La donna, aggredita prima in casa, sarebbe uscita in strada per cercare aiuto ma il marito l’avrebbe raggiunta continuando a colpirla prima di essere fermato da una carabiniera libera da servizio accorsa per le grida della vittima. I parenti della 66enne si stanno recando sul posto del femminicidio, mentre sono ancora in corso i rilievi degli inquirenti. L’uomo è in caserma.

La carabiniera: «Lui continuava a colpirla con la mazza»

«Ho sentito le urla dalla strada, ho deciso di intervenire immediatamente. Ho trovato la porta dell’appartamento aperta e ho visto un corpo riverso. All’interno c'era un uomo che impugnava una mazza e che ha colpito la donna al volto, nonostante io fossi entrata». E’ il racconto all’Ansa della carabiniera, 31 anni, da quattro in servizio alla stazione di Salsomaggiore (Parma), che questa mattina, mentre si trovava libera dal servizio, ha bloccato l’autore di un femminicidio.

«A quel punto mi sono avvicinata all’uomo, mi sono qualificata - prosegue - e ho intimato di allontanarsi. Non ha opposto resistenza, io allora ho atteso l'arrivo dei colleghi e mi sono assicurata che stesse arrivando il 118». L’uomo indiano fermato per l’omicidio della moglie, 66 anni, connazionale, avrebbe pronunciato frasi non comprensibili.

Sindaco Salsomaggiore, violenza domestica male intollerabile

«Oggi per Salsomaggiore si scrive una pagina triste. Quello che è accaduto questa mattina» è «un fatto gravissimo: nonostante si continui a ripetere che "non deve più succedere" puntualmente ci troviamo di fronte sempre allo stesso copione. La violenza domestica è un male intollerabile che non dovrebbe mai trovare spazio nelle nostre vite». Così su Facebook Luca Musile Tanzi , sindaco di Salsomaggiore dove questa mattina una donna di 66 anni è stata uccisa a colpi di mazza da baseball. Fermato il marito.

«Come società - scrive il sindaco - dobbiamo impegnarci a combattere contro qualsiasi forma di violenza e lavorare insieme per creare un ambiente sicuro per tutti. Questo tragico evento ci ricorda l’importanza di essere vigili, di intervenire quando vediamo segnali di pericolo e di promuovere una cultura della vita e del rispetto. Voglio ringraziare il carabiniere che, per prima, ha cercato di fermare la violenza del marito della vittima: un’azione coraggiosa che, purtroppo, non è bastata a salvare la vita alla donna. Auspichiamo che giustizia sia fatta e che chi è responsabile di questo atto sia tenuto a rispondere delle proprie azioni di fronte alla legge».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)