Nel 2024 in Puglia si voterà non solo per le comunali di Bari e Lecce, ma anche per la città metropolitana e la provincia salentina. La legge Delrio che aveva cancellato gli enti intermedi tra Comuni e Regioni è da considerare virtualmente superata. Il testo base del relativo disegno di legge che prevede la reintroduzione delle Province è arrivato alla prima Commissione del Senato dopo il vaglio del Comitato ristretto, che l’ha approvato a maggioranza, con una accelerazione del centrodestra che ha spiazzato anche chi nel Pd era favorevole all’impianto.
Cosa prevede questo Dl? Postula il ritorno all'elezione diretta del presidente della Provincia e del presidente-sindaco della città metropolitana, con il conseguente ripristino delle giunte provinciali e metropolitane. Nel testo è specificato così: «Il presidente della provincia è eletto a suffragio universale e diretto, contestualmente al consiglio provinciale. La circoscrizione elettorale coincide con il territorio provinciale».
La novità riguarda la soglia per l'elezione diretta, non più del 50% più un voto, ma del 40% dei voti validi: sarà presidente «il candidato alla carica che ottiene il maggior numero di voti validi, purché corrispondente ad almeno il 40 per cento dei voti validi. In caso di parità di voti, è proclamato il candidato più anziano di età». Se non si raggiunge questa quota di consensi, si basa al ballottaggio tra i due più votati, da calendarizzare dopo due settimane dal primo turno. L’elezione del presidente è contestuale a quella del consiglio provinciale, che dureranno per cinque anni. Cambiano anche i collegi: potrebbero essere più ampi, non uninominali ma plurinominali (come alle politiche), con ritrovata centralità per i partiti che compileranno i bloccati.
I numeri delle giunte: fino a 500mila abitanti, il presidente può nominare quattro assessori (uno vicepresidente). Nelle province con una popolazione compresa fra 500.001 e 1.000.000 di abitanti la giunta sarà da sei, oltre il milione di abitanti l’esecutivo avrà otto componenti. In ogni caso sarà tenuta in considerazione la partita di genere con la soglia del 40% al di sotto della quale non potrà andare nessuno dei due sessi.
La città metropolitana di Bari, per esempio, avrà - con oltre un milione di abitanti - ben trenta consiglieri provinciali, venti le province con meno di 500mila e 24 quelle dai 500.001 al milione di abitanti. L’elezione diretta ripristinata nelle province cambierà gli scenari delle prossime comunali di Bari e Lecce, alimentando una nuova sfida per i partiti, che cercheranno di assicurarsi una nuova posizione di potere, stante le deleghe per ambiente, scuole e strade che finalmente avranno nuove risorse e assessori delegati eletti e con pieni poteri. Attualmente la città metropolitana di bari è guidata dal sindaco Antonio Decaro mentre la provincia di Lecce è come presidente il primo cittadino di Gallipoli Stefano Minerva.