POTENZA - Acqua: al termine di una riunione fiume, è stato siglato in piena notte l’accordo di programma tra Basilicata e Puglia. Acquedotto Pugliese ha riconosciuto circa 40 milioni di euro di debiti da liquidare in quattro rate semestrali. Ma questo è solo uno dei termini di una partita che durava ormai da troppo tempo. Sugli oltre 40 milioni stimati, infatti, pesa anche il credito vantato da Acquedotto Pugliese nei confronti di Acquedotto Lucano, pari a circa 10 milioni di euro. Ma non solo. Nel pacchetto ci sono anche i circa 22 milioni di euro dovuti per le erogazioni idriche al Consorzio di Bonifica di Stornara e Tara, oggi commissariato, e i 31 milioni dell’acqua fornita all’Ilva, anche questa commissariata. Elementi che dovranno essere approfonditi nell’ambito di un successivo tavolo tecnico. Particolarmente delicata appare proprio la vicenda dell’Ilva, sulla quale dovrà presumibilmente dire la sua anche il Governo.
«Grazie a queste risorse che andiamo a recuperare - ha commentato il presidente della Giunta regionale di Basilicata, Vito Bardi - che costituiscono solo l’inizio di un nuovo corso, potremo applicare in prospettiva anche alla risorsa idrica quanto abbiamo già fatto per il “gas gratis a tutti i lucani”, un’altra misura storica voluta da questa giunta e dalla maggioranza di centrodestra - con benefici tangibili a vantaggio di tutti i lucani, esattamente come abbiamo fatto con il gas».
La riunione del tavolo tecnico è servita per fare una stima dei milioni di metri cubi di acqua che la Basilicata ha erogato alla Puglia (e in più piccola parte anche al calabrese Consorzio di Bonifica Alto Jonio) e ad aggiornare la componente ambientale della tariffa, in modo da definire in maniera univoca il valore delle erogazioni. «Come è giusto e sacrosanto che i pugliesi abbiano l’acqua - ha commentato l’assessore regionale all’ambiente Cosimo Latronico - è altrettanto giusto e sacrosanto che i lucani abbiano le compensazioni ambientali. Si tratta di un atto significativo, la riunione del tavolo di coordinamento del Programma Governo Risorse Idriche con la Regione Puglia e il Governo nazionale, onora un impegno di solidarietà tra Basilicata e Puglia, assunto negli anni trascorsi».
Ma per la Basilicata la partita acqua non finisce qui. L’accordo raggiunto, ha detto alla Gazzetta l’assessore Latronico, è stato anche occasione «per rilanciare quel vasto progetto del bacino idrico distrettuale dell’Appennino Meridionale, volto a recuperare capacità di invaso nella rete delle dighe lucane, che potrà riportare alla situazione ottimale la disponibilità di acqua».
Potenzialmente le dighe lucane, nel complesso, potrebbero contenere poco meno di un miliardo di metri cubi di acqua ma, a causa della mancanza di manutenzione, del progressivo interrimento e delle necessarie verifiche di vulnerabilità sismica che non son o state fatte, nella realtà la disponibilità è molto minore.