BARI - I civici si ritengono il vero asse portante dell’alleanza a sostegno di Michele Emiliano, fondamentali forse anche più dello stesso Pd: l’assessore al Personale della Regione Gianni Stea, vicesegretario nazionale della sigla Noi di Centro, guidata da Clemente Mastella, ne è profondamente convinto e, perciò, ribadisce l’apporto suo e dei Popolari al governatore, rilanciando in vista del 2025. «Faccio una lista dei Popolari – annuncia – porte aperte per chi vuole far parte del progetto». All’indomani del voto del 25 settembre, che ha aperto una riflessione interna all’alleanza giallo-rossa in via Gentile, le dichiarazioni concordano tutte sul fatto che l’intesa regge e che la priorità sia procedere spediti verso la seconda parte della legislatura, nonostante qualche malumore del M5S che, a seguito delle politiche, è il primo partito in Puglia. «Con i colleghi 5S – spiega Stea – c’è un ottimo rapporto, stiamo facendo un percorso comune, andiamo avanti, non ci sono fibrillazioni, anzi».
Il banco di prova del voto, a detta di Stea, per sua stessa natura, racconta ogni volta storie diverse. «Ogni campagna elettorale – spiega – è a sé. Quella nazionale è quella nazionale, non è che Conte è stato ogni giorno in Puglia. Al sud è andato bene, al nord non esiste, questa è la realtà. Quando ci saranno le regionali, il voto sarà totalmente diverso, ci può essere una piccola percentuale che può seguire il risultato nazionale ma alla fine sono i candidati che portano i voti. A livello comunale – continua – non è che abbiano tutta questa rappresentanza, in molti comuni l’hanno persa come a Canosa dove c’era il sindaco o a Santeramo dove il M5S non c’è, le votazioni cambiano in base al sistema elettorale».
Lo sguardo, dunque, adesso punta dritto alle europee del 2024 (e si voterà anche in molti comuni pugliesi, uno per tutti, Bari), alle regionali dell’anno successivo, «dobbiamo parlare in modo diverso – ribadisce Stea, facendo riferimento alle politiche – quella è stata una parentesi, mettiamo un punto, è finita».
Il governo Emiliano, quindi, continua il proprio cammino, «è un governo tranquillo – ripete – tranne alcuni malumori del Pd, già dalla passata legislatura, è una cosa all’ordine del giorno, all’interno del Pd ci sono vedute diverse, è chiaro, c’è democrazia». E, in quest’ottica, va da sé che il ruolo delle liste civiche sia fondamentale, sia per la tenuta della maggioranza che, appunto, in vista del voto del 2025. Stea auspica un terzo mandato di Emiliano – che, però, ha già fatto sapere che, al momento, non pensa di ricandidarsi – e, nel caso in cui dovesse esserci un altro nome, il sostegno è garantito, già da ora. «Le civiche sono state determinanti per far vincere il presidente – sottolinea, facendo riferimento al 2020 – staremo ancora insieme, io farò una lista e seguirò le direttive che verranno indicate per la costruzione della coalizione». Un sostegno così granitico che, nel caso in cui Emiliano non dovesse essere della partita per la Regione, l’appoggio comunque ci sarà. «Non c’è uno ‘sciogliete le righe’, non è che se non c’è Emiliano, noi non ci siamo – puntualizza l’assessore – se verranno scelti altri candidati, sarà il presidente che ci porterà su questa direzione, dialogheremo». Sul ruolo delle civiche, Stea va dritto al punto: «Sono determinanti, perché sennò il Pd, con le percentuali delle scorse regionali, dove andava? La mia lista ha preso il 6%, la lista di Con ha preso il 6,5, le altre civiche hanno contribuito. Il Pd da solo non va da nessuna parte». E poi il monito per il futuro: «Il centrodestra non vincerà mai le prossime regionali».
Stellato: " Posizione Stea non impegna Popolari in Regione. Tenere separato ruolo politico da quello di governo"
"Le dichiarazioni rilasciate da Gianni Stea alla Gazzetta del Mezzogiorno sono da intendersi a titolo esclusivamente personale e in alcun modo a nome del gruppo dei Popolari in consiglio regionale. La posizione espressa non è stata concordata né condivisa e non corrisponde alla linea politica del gruppo". Lo dichiara Massimiliano Stellato, capogruppo dei Popolari in consiglio regionale.
"Il collega assessore - prosegue Stellato - dovrebbe chiarire una volta per tutte a se stesso, ed anche a noi, se intende scegliere il ruolo politico o quello di governo. Perché se il suo intendimento fosse quello di ritagliarsi un ruolo politico sarebbe opportuno dimettersi da quello di governo.
Riguardo al M5S, respingo al mittente ogni tentativo di ulteriore riconoscimento nell'esecutivo regionale. Il loro coinvolgimento nella maggioranza di governo è stata una scelta del Presidente Emiliano e resta netta la distanza tra la loro proposta politica e la nostra. Per noi Popolari rimane irricevibile la richiesta dei pentastellati di un rafforzamento in giunta con ulteriori spazi e deleghe. Per noi, i risultati delle elezioni politiche non possono certo modificare gli assetti delle elezioni regionali, che il M5S ha perso e che, lo ricordiamo, i cittadini hanno collocato all'opposizione".