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I dati
05 Maggio 2022
Redazione online
BARI - Dal conflitto Russia-Ucraina deriva un «nuovo e allarmante balzo dei fenomeni criminali sul web nel primo trimestre del 2022, il peggiore degli ultimi due anni». È quanto emerge dall’ultimo Report sulle minacce informatiche dell’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia che, tra gennaio e marzo, ha registrato in Italia 806 casi tra attacchi, incidenti e violazioni della privacy, in forte aumento rispetto alla media dei trimestri precedenti.
Nello specifico, si rileva circa il 78% di casi in più rispetto all’ultimo trimestre del 2021 (quando si verificarono 454 fenomeni), con 213 eventi nel mese di gennaio, 207 a febbraio e 386 a marzo, il mese di maggior impatto in cui i criminali hanno sfruttato la situazione di instabilità internazionale. Secondo l’Osservatorio Exprivia, oltre al banking on line e agli acquisti virtuali, che mantengono il primato, tra i pretesti per colpire le vittime emerge la guerra russo-ucraina, con frequenti inganni che si nascondono dietro fake news sul conflitto o false campagne di aiuti umanitari.
«Negli ultimi due anni, gli eventi ad alto impatto politico ed economico e le relative tensioni sociali hanno concesso ai criminali di sfruttare occasioni come il Covid o, recentemente, il conflitto tra Russia e Ucraina per ingannare le vittime, nella maggior parte dei casi a scopo di lucro - commenta Domenico Raguseo, direttore Cybersecurity di Exprivia - . Quindi, al momento stiamo toccando con mano i primi danni provocati dal conflitto bellico anche in rete, e nei prossimi mesi le conseguenze potrebbero essere ancora più severe».
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