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Bari, al Policlinico impiantato un dispositivo innovativo contro la degenerazione maculare: prima volta al Sud

Bari, al Policlinico impiantato un dispositivo innovativo contro la degenerazione maculare: prima volta al Sud

 
Redazione online

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Bari, al Policlinico impiantato un dispositivo innovativo contro la degenerazione maculare: prima volta al Sud

Il prof. Francesco Boscia ha realizzato l’intervento posizionando un piccolo serbatoio nell’occhio del paziente 73enne, che consente il rilascio graduale del farmaco

Sabato 18 Gennaio 2025, 10:05

BARI - Un innovativo dispositivo per il trattamento della degenerazione maculare senile, una patologia cronica che conduce alla cecità, è stato impiantato al Policlinico di Bari a un uomo di 73 anni. Si tratta, viene evidenziato in una nota, del primo impianto del dispositivo 'Port delivery system' (Pds) nel Sud Italia. L’intervento è stato eseguito dal professor Francesco Boscia e dalla sua equipe presso l’unità operativa di Oftalmologia Universitaria.
«Questo importante risultato - evidenzia il Policlinico - pone Bari nell’ambito di uno studio clinico internazionale come il terzo centro in Italia ad adottare questa tecnologia, dopo Roma e Ancona». Il Pds è «un piccolo serbatoio che viene inserito a livello sclerale, ossia nella parte bianca e robusta dell’occhio, coperto dalla palpebra, e permette il rilascio graduale di un farmaco anti-Vegf, l’unica terapia efficace per la forma essudativa, che ha una incidenza nella popolazione italiana di circa 6.300 nuovi casi ogni anno».

«Il dispositivo - ha spiegato Boscia - è stato ben tollerato dal paziente. Questa nuova tecnologia è già stata autorizzata dalle autorità sanitarie degli Stati Uniti, e potrebbe rivoluzionare la gestione del trattamento della degenerazione maculare senile, risparmiando ai pazienti le iniezioni intraoculari mensili che devono essere fatte in ospedale».
Nelle prossime settimane sono previsti altri due impianti presso la clinica oculistica del Policlinico di Bari. "L'attività di ricerca clinica consente al Policlinico di Bari - ha spiegato il direttore generale Antonio Sanguedolce - di offrire ai pazienti trattamenti all’avanguardia. Questo non è l'unico studio di rilievo internazionale a cui il nostro ospedale sta prendendo parte, a testimonianza del costante impegno e attenzione dei nostri dei professionisti universitari e ospedalieri».

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