Resistere, resistere, resistere. Mancano solo sei anni (al massimo) per poter disporre di farmaco (sigla AOH1996); somministrabile per via orale, pare sia sufficiente una sola volta) che “vince” (termine usato dai ricercatori del «centro di ricerca sul cancro degli Usa, City Hope di Los Angeles» che, nel proprio titolo racchiude la “speranza”) ben 70 tipi (per ora) di cancro solido.
Da 7 giorni è iniziata la sperimentazione sull’uomo (8 volontari cui seguiranno altri, secondo la severa disciplina della sperimentazione farmaci nuovi) che giunge a coronare 20 anni di ricerca, prima in laboratorio e, poi sull’animale che hanno testificato che il principio farmacologico non ha effetti tossici ed è fornito di massima e dimostrata capacità di combattere il cancro fino a distruggerlo. Il risultato è raggiunto grazie alla funzione di stop che il farmaco possiede nei confronti del fattore di crescita (proteina: 'antigene nucleare di proliferazione cellulare ovvero Pena) comune per almeno 70 tumori. Il fenomeno indotto è stato definito «evento di crash che si verifica sulla molecola del Dna», generando lotta intestina tra le cellule tumorali incipienti che rimangono, uccise, sul campo.
I fattori di crescita risulteranno bloccati allo stadio di iniziale attacco all’organismo e resi incapaci di instaurare e far avanzare l’attacco neoplastico senza colpo ferire contro ogni altra cellula dell’organismo. Ché anzi esso annulla i fattori collaterali di chemioterapici e ne amplia effetti ed efficacia. La ricerca è stata pubblicata su «Cell Chemical Biology» che spiega : «Quando una cellula prolifera, due enzimi sono impegnati a lavorare lungo la catena molecolare del Dna: uno è una Dna polimerasi che replica il genoma e l'altro è una Rna polimerasi che trascrive parte dell'informazione genetica. Quando i due enzimi lavorano sullo stesso tratto di Dna, a volte "urtano insieme", il che crea un conflitto tra trascrizione e replicazione. Questo conflitto non solo ostacola il lavoro dell'enzima, ma può avere gravi conseguenze come la rottura del filamento di Dna». Ed è subito stop definitivo al cancro.