Sabato 06 Settembre 2025 | 12:41

Visioni italiane a Londra
Il libro di Iarussi in Gb

 
Visioni italiane a Londra Il libro di Iarussi in Gb

Presentato «Andare per i luoghi del cinema» di Iarussi, con Delogu e Wootton

Giovedì 15 Marzo 2018, 15:28

17:43

È stato presentato l’altra sera all’Istituto Italiano di Cultura di Londra il saggio Andare per i luoghi del cinema di Oscar Iarussi (Il Mulino ed.). Nella storica sede ottocentesca dell’Istituto al numero 39 di Belgrave Square, elegante piazza nel quartiere di Belgravia, un pubblico numeroso ha seguito l’incontro con Iarussi, responsabile Cultura e Spettacoli della «Gazzetta» e componente del Comitato esperti della Mostra di Venezia. A colloquio con l’autore c’erano Adrian Wootton, amministratore delegato di Film London e della British Film Commission, già ai vertici del British Film Institute, e il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, il fotografo Marco Delogu, autore di mostre internazionali e di vari libri, l’ultimo dei quali - da poco pubblicato - raccoglie una serie di contributi e testimonianze italo-londinesi (Il capitale umano. Conversazioni a Belgrave Square, Quodlibet ed.).

Anche grazie al lavoro dell’Istituto, è una stagione di vitalità per la cultura italiana in Gran Bretagna e in particolare a Londra dove del resto, a dispetto della «Brexit», ogni anno continuano a giungere decine di migliaia di giovani italiani per studiare o lavorare. Per citare solo un esempio, fa testo lo straordinario successo della retrospettiva di Amedeo Modigliani in corso alla «Tate Modern» (fino al prossimo 2 aprile). Pure il nostro cinema suscita un crescente interesse, come confermato dall’ottava edizione del festival «Made in Italy - London» conclusosi la settimana scorsa, con ospiti quali Paolo Taviani e Jasmine Trinca.

Nella presentazione di Andare per i luoghi del cinema, con spunti e domande di Wootton e Delogu, è stata ripercorsa la geografia visionaria dell’Italia, da Venezia e Torino a Napoli e Palermo, passando per Milano, Bologna, Firenze, Bari e Matera, fino a Roma. Film, personaggi, aneddoti inediti, set internazionali e, su tutto, la luce dei paesaggi sullo schermo. Un viaggio tra Storia e storie, che nel dibattito londinese ha spaziato da Rossellini, Anna Magnani e Fellini fino a Garrone e Sorrentino, dal Pasolini del Vangelo nei Sassi al cinema dei pugliesi Winspeare, Rubini e Piva. Ci si è soffermati sul nuovo protagonismo di Napoli grazie a film e serie Tv come Gomorra, L’amica geniale, La Gatta Cenerentola, Ammore e malavita... Non sono mancati gli interventi del pubblico: «Federico Fellini ha girato quasi tutti i suoi film a Cinecittà, quindi nei teatri di posa», è stato osservato. «Sì, certo - la risposta di Iarussi - ma Cinecittà per Fellini, lungi dall’essere un “non luogo”, è un territorio esclusivo della fantasia e del sogno in cui la finzione diventa emozione, quindi vita autentica: un luogo più vero del vero».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)