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Salute, il glaucoma
nemico silente della vista

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Salute, il  glaucoma nemico silente della vista

Mercoledì 14 Marzo 2018, 09:27

di NICOLA SIMONETTI

Il glaucoma provoca cecità nell’8% (600 milioni) della popolazione mondiale ed ipovisione nel 2% (150 milioni). 

Il 2% degli italiani over 40 anni ed il 10% degli over 70 sono colpiti da glaucoma ed i non vedenti
per glaucoma sono 200.000. Uno scenario allarmante se si considera che oltre l’80% delle forme di ipovisione può essere
prevenuto.
Il glaucoma è una malattia degenerativa dovuta, nella maggioranza dei casi, ad aumento della pressione intraoculare che, a lungo andare,danneggia il nervo ottico. 

Si tratta – dice il prof. Marchini (univ. Verona) - di una malattia priva di sintomatologia negli stadi
iniziali. Per questo, in molti casi, continua ad essere scoperta tardi, quando i danni irreversibili
sono già conclamati. 

Le cause sono legate principalmente a fattori genetici ed ereditari (chi ha precedenti accertati nei familiari di primo grado è certamente più a rischio), all’avanzare dell’età (per cui dopo i 60anni ma già dai 40 in poi è be ne sottoporsi regolarmente a visite specialistiche), a una forte miopia, alla presenza di diabete o ipertensione arteriosa.
 

I principali tipi di glaucoma sono: cronico ad angolo aperto, ad angolo chiuso cronico o acuto e congenito. Il glaucoma congenito è una condizione presente sin dalla nascita, è molto rara e può causare cecità sin dall’età infantile.
L’unica terapia efficace per curare il glaucoma è la riduzione della pressione intraoculare allo
scopo di decelerare il peggioramento della malattia.

“Il paziente non controllato con la terapia medica e in condizioni favorevoli può essere sottoposto a
chirurgie mini-invasive che riducono i rischi intra-operatori e accelerano il recupero post-chirurgico”.

“Il paziente non controllato con la terapia medica e che rispetti criteri di eleggibilità precisi, può essere sottoposto a delle chirurgie mini-invasive come primo approccio riducendo i rischi intra- operatori e accelerando il recupero post-
chirurgico”.

“Da segnalare l’impianto Gel Stent, un dispositivo mini invasivo, con il quale abbiamo acquisito
esperienza incoraggiante, che - dice il prof. Carlo E. Traverso, università, Genova - permette di
eseguire un intervento filtrante per ridurre la pressione intraoculare,”.

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