BARI - La rivoluzione del trasporto a lunga percorrenza su gomma fa un’altra vittima. Dopo Marozzi, che per effetto della concorrenza di Flixbus ha affidato le linee statali (e il personale) a società in subappalto, è il turno di Ferrovie del Gargano che ha annunciato ai sindacati l’intenzione di licenziare tutto il personale per riassumerlo poi a parametri azzerati e senza contratto integrativo, così da «perseguire quanto avviato da altra società del settore» (Marozzi, appunto).
L’ultimo incontro con i sindacali ha fatto emergere l’idea di una riorganizzazione delle linee bus che collegano il Gargano con il Centro-nord Italia. Dal 16 aprile partirà un accordo con la Marino di Altamura, che gestirà alcuni collegamenti per conto di FdG sfruttando anche la propria rete di vendita. Questo dovrebbe comportare per FerGargano l’esubero di 36 unità di personale, di cui 6 potranno accedere ai prepensionamenti. I sindacati vogliono sottoporre la proposta di accordo a un refendum tra tutti i lavoratori, ma lanciano l’allarme: quello di un effetto a cascata su tutto il sistema del trasporto a lunga percorrenza, che ha in Puglia il proprio nocciolo duro.