Ristoranti in crisi, è allarme usura: a rischio anche agenzie di viaggio e alberghi
NEWS DALLA SEZIONE
Ristoranti in crisi, è allarme usura: a rischio anche agenzie di viaggio e alberghi
Brindisi, solaio crollato in un capannone: 4 indagati per omicidio colposo
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
un incontro
18 Gennaio 2018
POTENZA - «Garanzia giovani è uno strumento sbagliato che non favorisce l’occupazione giovanile ma va nella direzione dello sfruttamento da parte delle imprese che adottano questa misura solo per far fronte ad emergenze che si scontrano con l’assenza di una politica programmatoria e di investimenti. I tirocini formativi altro non sono che una replicabilità degli strumenti». Lo ha detto il segretario lucano della Cgil, Angelo Summa, nel corso di un incontro sul mercato del lavoro che si è svolto oggi, a Potenza, a cui ha partecipato la segretaria confederale del sindacato, Tania Scacchetti.
«La Cgil Basilicata ha assunto una posizione molto critica nei confronti del governo regionale anche a fronte di un contesto nazionale che - ha evidenziato Scacchetti, secondo quanto scritto in una nota - si caratterizza per una maggiore polarizzazione del mercato del lavoro, con dei dati di ripresa occupazionale che non sono omogenei sul territorio italiano tra nord e sud e che non riguardano la qualità del lavoro».
«Se si vuole davvero mettere in atto politiche attive del lavoro in Basilicata - ha detto Summa - bisogna avere il coraggio di introdurre degli elementi di rottura dei vecchi schemi. Un esempio su tutti è il lavoro di genere. Servono politiche di incentivazione che obblighino le aziende ad assumere le donne grazie all’utilizzo di risorse differenziate». Il segretario regionale della Cgil ha anche spiegato che il reddito minimo di inserimento «è stato un importante risultato" ma «nella pratica attuale abbiamo una platea così differenziata tra platea A (lavoratori ex in mobilità) e platea B, che richiede un piano straordinario per l’occupazione su progetti specifici. Il rischio, altrimenti, è che si inneschi una guerra tra poveri tra i lavoratori usati nei Comuni con il reddito minimo di inserimento e i dipendenti assunti regolarmente che si occupano della stessa mansione».
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su