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Ilva, Calenda sule bonifiche:
protocollo d'intesa è vincolante

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Il ministro chiarisce la posizione del governo dopo il protocollo d'intesa inviato a Regione e Comune che recepisce alcune novità «vincolanti» anche per il prossimo governo e l'azienda

Giovedì 04 Gennaio 2018, 10:37

19:40

«Il protocollo non può essere disatteso da nessuno. Impegna il Governo. Quando cambia il Governo non decadono gli atti compiuti dal precedente. Ma soprattutto gli impegni ambientali verranno recepiti nel contratto di cessione a Mittal e, dunque, saranno pienamente vincolanti». Lo scrive su Twitter il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, a proposito del protocollo di intesa sul Piano ambientale dell’Ilva che ieri il Governo ha inviato a Regione Puglia e Comune di Taranto e rispondendo un account di cittadini, 'Taranto liberà, i quali fecevano notare al ministro che «il protocollo d’intesa non è vincolante giuridicamente e può essere disatteso tanto da lei, che tra 4 mesi apparterrà al passato, quanto da ArcelorMittal che, ricordiamo, gode di una scandalosa, antidemocratica immunità in sede sia civile che penale». 

Regione e Comune di Taranto, nei giorni scorsi, avevano chiesto di modificare in base alle loro richieste, con un «atto giuridicamente vincolante», il Dpcm che contiene il Piano ambientale e che gli enti locali hanno impugnato con un ricorso al Tar. E ieri l’Esecutivo ha inviato la sua proposta che contiene, tra l’altro, l’anticipazione dal 2023 al 2020 dei principali interventi ambientali e la rinuncia ai ricorsi al Tribunale amministrativo degli enti locali.

Il protocollo d’intesa - su cui plaude la Uil che invita al ritiro del ricorso - prevede un sistema di condivisione con Regione Puglia ed enti locali e di monitoraggio degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree esterne al perimetro dello stabilimento da realizzarsi da parte dell’Amministrazione straordinaria. In tema di valutazione del danno sanitario sono state individuate inoltre modalità di esame congiunto, da parte dei firmatari del protocollo, del rapporto annuale realizzato da Arpa ed ASL competente mentre è stata prevista la nomina di una Commissione cui partecipano i Comuni dell’area per la definizione degli interventi di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate delle aree di Taranto e dei comuni limitrofi. Nel testo inviato in serata viene infine tenuta in attenta considerazione la problematica dei crediti residui vantati dalle imprese dell’indotto, attraverso l’assicurazione del pagamento di tutto lo scaduto al 10 dicembre scorso e la ricerca di soluzioni per i crediti pregressi.

Calenda conclude la sua replica affermando che quella chiamata «immunità è legata all’esecuzione del piano ambientale nei tempi e nei modi previsti. Dunque - spiega il ministro - la non implementazione lascia Mittal totalmente esposto».

Intanto, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, in una nota precisa che «il Comune aveva rivendicato uno strumento più efficace come l’accordo di programma, strumento di rilevanza amministrativa peraltro accolto dal ministro Calenda, tramite dichiarazioni rilasciate all’indomani dell’ultimo tavolo istituzionale, mentre ci giunge oggi inaspettatamente una bozza nella forma di un generico protocollo di intesa, che riteniamo non conservi analoga efficacia». Melucci aggiunge che trasmetterà «entro il prossimo fine settimana la nostra controproposta al Governo»

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