di NICOLA MORISCO
Tra le dodici tappe previste del nuovo tour teatrale di Gigi D’Alessio, non poteva mancare Bari, città che il cantautore napoletano ha sempre considerato la sua seconda casa. La nuova tournée teatrale di D’Alessio, che torna in concerto dopo la partecipazione all’ultimo festival di Sanremo e il successo dell’album 24.02.1967 (GGD Edizioni srl/Sony Music), sarà di scena martedì 28 alle 21 al Teatroteam di Bari (biglietti in vendita www.ticketone.it e al botteghino del teatro in piazza Umberto 37 o su www.teatroteam.it, info: 080.521.08.77 oppure 080.524.15.04).
Per il nuovo tour, prodotto da Live Nation, D’Alessio ha scelto la dimensione magica del teatro per «abbracciare» idealmente il suo pubblico, in un’atmosfera intima e ricca di emozioni. Durante i concerti, il cantautore partenopeo ripercorrerà 25 anni di carriera, con le canzoni e le hit che hanno fatto cantare intere generazioni: Non dirgli mai, Il cammino dell’età, Quanti amori, Non mollare mai, Un nuovo bacio, e tante altre ancora. Fino ad arrivare alle novità del suo ultimo progetto discografico 24.02.1967, uscito in occasione del suo 50° compleanno, dal singolo sanremese La prima stella, a T’innamori e poi, fino al singolo estivo Benvenuto amore, tra i più suonati dalle radio italiane. Ad affiancare Gigi sul palco: Alfredo Golino alla batteria, Giorgio Savarese e Lorenzo Maffia alle tastiere, Roberto D’Aquino al basso, Maurizio Fiordiliso e Pippo Seno alle chitarre.
D’Alessio, se le dico «Orizzonte» de Il Mago e Luca D’Alessio, cosa mi risponde? «Per Luca è un gioco che ha realizzato col suo amico barese Giuseppe. Tra l’altro con quel brano mi hanno fatto pure una sorpresa, non mi aveva detto niente. Però, giocare con la musica non è mai pericoloso, qualsiasi genere tu faccia. Hanno realizzato un singolo molto contaminato e, non ultimo, si è ricreato il gemellaggio tra Napoli e Bari».
Cosa rappresenta per lei questo tour, oltre ai suoi primi 25 anni di carriera artistica? «Questa tournée è qualcosa di meraviglioso, perché è veramente una “grandinata” di successi. Molto spesso si pubblica un album nuovo e si realizza uno spettacolo cantando tutte le nuove canzoni e i successi del passato. In questo caso, invece, ho cercato di raggruppare tutti i 25 anni di carriera mettendomi a disposizione del pubblico. Cercando di far sorridere e di far andare via dal concerto le persone veramente sazi di canzoni. Ho preparato una scaletta pensando a tutti i brani che loro amano».
Quali sono stati i momenti che ti hanno coinvolto di più in questi 25 anni? «Ogni anno è stato un passaggio fondamentale per la mia carriera artistica, a iniziare dal duetto con Mario Merola. Per poi proseguire con il primo concerto in teatro, il primo nel palazzetto dello sport, passando per lo stadio San Paolo, il primo Sanremo, la prima tournée mondiale e ai programmi in prima serata in Tv. Ogni passaggio, compreso l’Olimpia di Parigi, i concerti a New York e in tutto il mondo, per me è stato importante, anche i battesimi, comunioni e matrimoni. Tutto è servito nella mia carriera. L’importante nella vita è crescere e migliorarsi giorno dopo giorno, ho rispetto per ogni cosa che ho fatto. Ogni canzone per me è come sfogliare un album di fotografie».
Dopo la prima tournée si è mai sentito arrivato? «Ho fatto 10 volte in tournée il giro del mondo: la cosa che mi dà più forza è che mi sento sempre in partenza e mai in arrivo. Più che arrivato, so di esistere che oggi è un grande lusso».
Com’è ha concepito il nuovo live? «Quando hai la materia prima, le canzoni, grandi musicisti, come quelli che mi accompagnano in questo tour, e un grande pubblico, lo spettacolo è già fatto».
