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Andrà ai «Riuniti»
03 Ottobre 2017
BARI - Il commissariamento del Policlinico di Bari partirà lunedì 16, e quel giorno - se nel frattempo la Regione avrà raggiunto l’intesa formale con il rettore dell’Università di Foggia - il direttore generale Vitangelo Dattoli dovrebbe insediarsi alla guida dei «Riuniti». Ma per l’arrivo del nuovo dg nell’ex consorziale i tempi non saranno brevissimi: non prima della pubblicazione dell’albo nazionale degli idonei, nel quale il dipartimento Salute spera di trovare un candidato all’altezza. E lunghi sono anche i tempi per lo scorporo del «Giovanni XXIII»: per creare l’ospedale pediatrico autonomo serve infatti una legge, e il ddl di riordino delle Asl non è ancora stato incardinato.
Ieri un convegno sulla responsabilità medica con il deputato dem Federico Gelli, a lungo in predicato di sostituire la Lorenzin al ministero della Salute, è stato l’occasione per il commiato di Dattoli dal Policlinico. «Lascio un ospedale in salute che si è sviluppato sul fronte dell’edilizia, dell’assistenza e dell’organizzazione - ha detto Dattoli davanti a oltre 200 medici e a molti colleghi (tra gli altri Vito Piazzolla della Asl Foggia, don Mimmo Laddaga del Miulli), oltre che al rettore Felice Uricchio e al preside Loreto Gesualdo - . Rimpianti? Nessuno, comprendo che si è chiuso un ciclo e sono pronto a misurarmi con una nuova sfida».
All’appuntamento nell’aula magna di Medicina non ha partecipato il direttore del dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti, che reggerà il Policlinico fino all’arrivo del nuovo dg. E ha dato forfait all’ultimo momento il presidente Michele Emiliano, atteso al convegno per una relazione. Nessuna mossa tattica - dicono però dal suo entourage -, ma solo il protrarsi dell’incontro con don Luigi Ciotti. Non ci sono - è il segnale che arriva dalla giunta - motivi di rottura con Dattoli, tutt’altro: la rotazione dei manager ha un senso e Dattoli viene ritenuto una pedina fondamentale, uno dei migliori direttori generali su piazza, e quindi è la persona giusta per rilanciare i «Riuniti». Questo è il ragionamento che Emiliano ha offerto al rettore di Foggia, Maurizio Ricci, tuttora un po’ seccato per aver appreso dalla stampa della sostituzione di Antonio Pedota.
La partita dei policlinici non chiuderà il discorso sulle Asl, perché dopo l’ok del ministero della Salute alle designazioni per gli Irccs (Silvana Melli a Castellana, Antonio Delvino) il presidente Emiliano dovrebbe pensare a Lecce, Brindisi, Taranto e Bat. Nel frattempo (si veda l’articolo nell’altra pagina) dovrebbe ripartire il disegno di legge per l’accorpamento delle Asl, senza il quale ogni ragionamento di lungo periodo rischia di essere monco. A partire proprio dall’annunciato scorporo del «Giovanni XXIII» dal Policlinico su cui in questi giorni si scontrano varie fazioni: niente legge, niente autonomia del pediatrico. Il nome del nuovo direttore generale del Policlinico non arriverà prima della fine di gennaio. Ma già l’arrivo di Ruscitti, tra due settimane, dovrebbe dare la cifra del tipo di cambiamenti su cui Emiliano vorrebbe spingere.[m.s.]
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