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Vertenza clinica S. Maria
GVM invita al «dialogo»

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

clinica santa maria

La struttura barese: nessuna volontà di privare i dipendenti di un posto di lvaoro, ma ofrfire condizioni diverse rispetto a un contratto fermo al 2008

Mercoledì 27 Settembre 2017, 17:07

Nessuna intento d privare i dipendenti di un posto di lavoro ma offrire una alternativa, nel tempo anche migliorativa. Sulla vertenza del licenziamento dei 46 ausiliari della clinica San Maria, interviene la direzione dell’ Ospedale facente parte del gruppo GVM Care & Research precisando che «dopo un anno di tentativi di condividere con i sindacati soluzioni propositive a salvaguardia dei livelli occupazionali per i lavoratori, si è trovata costretta ad aprire la procedura di mobilità».

«Già dal primo incontro - scrive la struttura sanitaria - era stato chiarito che non è mai stata intenzione di Santa Maria privare i dipendenti del posto di lavoro, ma solamente integrarli da subito in SIA SCRL- società di gruppo -  per gestire il personale che svolge le attività di supporto. La prima proposta infatti prevedeva l’assunzione con un CCNL diverso dall’attuale – fermo dal 2005 per la parte normativa e dal biennio 2006-2008 per la parte economica -  che nel breve termine avrebbe portato i lavoratori a una parificazione  e successivo miglioramento delle condizioni attuali».

«Oggi è stata avviata la fase istituzionale, nell’ambito della quale l’Ospedale Santa Maria reitera il proprio auspicio ad utilizzare i giorni residui della procedura per addivenire con i sindacati a soluzioni propositive e positive anche nell’interesse dei lavoratori nell’ambito della prospettata riorganizzazione. A tal riguardo esprime l‘apprezzamento per l’impegno profuso dalle Istituzioni nel supportare le parti aziendali e sindacali a condividere determinazioni volte a tutelare il più possibile la posizione dei lavoratori pur nel rispetto delle reciproche posizioni».

«L’obiettivo di GVM - conclude - è unicamente quello di attuare un modello organizzativo che consente alle sue aziende un consolidamento, che può nel tempo portare aumento occupazionale territoriale, e offrire ai cittadini, un servizio di eccellenza sotto il profilo assistenziale e del custom care».

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