NICOLA PEPE
Dopo il nostro reportage sullo sballo a Gallipoli, zona considerata capitale del divertimento ma catalizzatore di fenomeni quale droga e alcol, c'è una grande attenzione dei vertici della sicurezza sul fenomeno che riguarda tutto il Salento (sabato notte sono stati arrestati due minorenni che spacciavano pasticche e 4 ragazzi,sono stati soccorsi per come etilico). Bene i dati di afflusso del turismo, ma non si può restare impassibili di fronte a un problema che riguarda la sicurezza e la salute: ogni giorno quello che accade in spiagge e discoteche non può passare inosservato. Di seguito l'intervista al viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico.
Nel Salento e a Gallipoli in particolare, è allarme droga e alcol. Come intendete far fronte a questa emergenza?
«Da parte di tutte le forze delle polizia c’è grande attenzione e consapevolezza, conosco la professionalità dei vertici di polizia e carabinieri. Il questore (nella foto in basso, ndr) ha alle sue spalle una validissima esperienza anche in luoghi con problei identici a quelli che si stanno manifestando a Gallipoli. Per questo, ho fiducia che il lavoro avviato da qualche tempo troverà un ulterioriore impulso attraverso le iniziative messe in campo».
Dove c’è divertimento, girano tanti soldi, ci sono molti interessi e qualcuno vuole lucrare sulla pelle dei giovani.
«Come ha scritto nel suo pregevole lavoro di oggi (ieri, ndr), il problema non sta in chi si diverte ma in chi vuole uccidere chi si diverte. A Gallipoli non è un problema di presenza di agenti, lì serve un controllo più incisivo rispetto ai traffici e agli interessi che si muovono».
Droga vuol dire anche criminalità organizzata...
«Non ho elementi per poterlo sostenere, perchè questo riguarda le attività di polizia giudizia e la magistratura. Dico però che l’industria del divertimento è una industria che genera molti profitti e, per questo, è facile che si possano annidare nelle pieghe di una economia legale e di interessi imprenditoriali legittimi anche interessi illeciti e gruppi che puntano a lucrare con traffici di ogni genere. Dove si muove denaro, i circuiti criminali sono sempre abbastanza presenti e noi dobbiamo aiutare l’imprenditoria seria, onesta e legale a sviluppare la loro attività tutelandola dagli interessi criminali».
In che modo?
«A un’attività di polizia va affiancato un controllo di tipo amministrativo perchè tutti soggetti in campo e gli operatori economici siano in regola, consapevoli anche delle loro responsabilità tanto da diventare protagonisti, evitando disavventura per tanti giovani che in un contesto non regolato possano essere indotti ad abusare di sostanze e possano nuocere gravemente alla loro salute».
Il sindaco dice che non può vietare gli alcolici, i gestori dei locali affermano che i ragazzi bevono altrove. Come fermare questa vendita dissennata di alcol e questa «strage» di giovani?
«Noi dobbiamo sempre conciliare la libertà con la responsabilità e l’attenzione: chi gestisce ruoli pubblici e gli operatori economici non possono considerarsi estranei a queste responsabilità. E’ importante che facciano la loro parte perchè il divertimento possa risultare tale e perchè una località possa distinguersi, costruendo la propria immagine e il proprio profilo reputazionale in ragione della sicurezza che riesce a garantire. I controlli amministrativi possono rappresentare un modo per indurre gli operatori e gli esercenti a essere più attenti e il pacchetto varato con il decreto Minniti sulla sicurezza urbana mette a disposizione degli enti locali strumenti utili perchè in ciascuna realtà possano essere adottate le migliori misure a tutela della sicurezza».
Ultima cosa. L’anno scorso a Gallipoli furono inviati 40 agenti di rinforzo, quest’anno ne sono arrivati solo 10.
«Cambiano le regole di ingaggio. La presenza l’anno scorso di una unità di rinforzo particolarmente significativa serviva a misurare l’efficacia di quel modulo operativo. I risultati ci dicono che la presenza degli uomini è sempre efficace, ma l’efficacia aumenta significativamente quando entrano in campo le strutture specializzate delle forze di polizia. Il fatto che oggi a Gallipoli ci siano stabilmente meno unità di rinforzo non significa che ci sia una minore intensità di azioni e di inizative perchè squadra mobile, reparto prevenzione crimine e altri, si muovono su un territorio più vasto. Tali modalità operative sono più afficaci perchè danno più risultati nel contrasto alle azioni criminali».