TRANI – Ci sarà il processo per 14 imputati del crac di Casa Divina Provvidenza. Accolte tutte le richieste di rinvio a giudizio. Lo ha deciso il gup di Trani, Angela Schiralli. Contestati i reati di bancarotta fraudolenta e, per quattro, l'associazione a delinquere. E’ attesa, invece per il 29 settembre la sentenza per gli altri quattro che hanno optato per il rito abbreviato: l’ex consigliere nonché assessore alle Infrastrutture e vicepresidente della giunta della Regione Basilicata Agatino Lino Mancusi; l’ex consulente fiscale di CDP Antonio Damascelli; il rappresentante sindacale aziendale CISL Michele Perrone; l’amministratore di Ambrosia Technologies srl Luciano Di Vincenzo.
I 14 A PROCESSO - Suor Rita Cesa (in via canonica chiamata Suor Marcella) avellinese; Suor Assunta Puzzello (chiamata Suor Consolata), leccese, economa della Congregazione nonché legale rappresentante di “Casa Di Procura Istituto Ancelle della Divina Provvidenza; Dario Rizzi, di Lucera, direttore amministrativo della sede di Foggia di CDP nonché direttore generale; Antonio Battiante, di Foggia, avvocato; Angelo Belsito, di Bisceglie, uno dei presunti amministratori di fatto; Rocco Di Terlizzi, commercialista di Bisceglie; Antonio Azzollini, di Molfetta, avvocato e senatore, ex presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama; Adrijana Vasiljevic, dipendente della sede foggiana di CDP; Lorenzo Lombardi, direttore amministrativo della sede di Foggia; Giuseppe Domenico de Bari, di Molfetta, direttore generale dal 29 Luglio 2013; Augusto Toscani, commercialista barese; Antonio Albano, di Lucera, ex direttore generale; Giuseppe D’Alessandro, di San Marco in Lamis, ex direttore generale; Arturo Nicola Pansini, di Bisceglie, revisore contabile.