di ANTONIO PORTOLANO
BRINDISI - Maxifurto di farmaci per un ammontare di circa 100 mila euro all’interno della farmacia dell’ospedale Di Summa di Brindisi. A poco più di un mese di distanza - il colpo precedente scoperto il 15 maggio scorso ammontava circa 40mila - i ladri non demordono e mettono a segno un furto che vale oltre il doppio di quello precedente. Anche in questo caso nel mirino dei delinquenti è finito, tra gli altri l’ormone della crescita. L’ultima volta, i malviventi fecero incetta di somatropina che ha costi esorbitanti a dose - tra 150 agli 800 euro a seconda della confezione e del dosaggio (un ciclo di cure costa svariate migliaia di euro).
I ladri stavolta sarebbero penetrati nella farmacia dopo essere passati dall’area della Veterinaria e una volta all’interno avrebbero forzato la porta della stanza in cui vi sono i frigoriferi all’interno del quale viene conservato l’ormone della crescita. L’ennesima razzia sarebbe stata scoperta nella mattinata di ieri all’atto dell’apertura della struttura. Un inventario dei farmaci saccheggiati e dell’esatto ammontare del danno è ancora in corso. Sul posto per le indagini del caso si sono recati gli agenti della Sezione volanti e della Squadra mobile. Appare ormai certo che qualcuno ha ormai preso di mira la farmacia dell’ex «Di Summa». I malviventi agiscono a colpo sicuro ed indisturbati. Sanno dove e quando trovare i farmaci e come colpire e sparire nell’anonimato. Due sono i motivi, solitamente, alla base dei furti di questi farmaci che negli ultimi anni hanno subito un notevole incremento: il mercato illegale del doping sportivo - è utilizzato anche nel giro del body-building - e quello del mercato nero nei paesi dell’Est. Già nella vicina Albania, ad esempio, questo genere di medicinali - al pari di tanti altri - non viene erogato dal Sistema sanitario nazionale, al contrario che in Italia.