
FOGGIA - “Il semaforo rosso e il suono della campana non bastano a segnalare il pericolo. Se ci si mette il sole, poi, il rosso nemmeno si vede e se si sta ascoltando la musica, la campana nemmeno si sente”. Parliamo del passaggio a livello di via del Mare, che da un mese sta creando non pochi problemi ai numerosi residenti che ogni giorno devono passare una parte all’altra della città. Da un mese infatti si sono rotte le palette che girando segnalavano la chiusura delle sbarre. E’ Gennaro Mancini a segnalare il problema a «Pronto Gazzetta », perché quelle palette erano l’uni - co avvisatore, visivo, che da lontano davvero avvertiva l’automobilista dell’imminente passaggio del treno.
LA SEGNALAZIONE -“Sono un abitante del rione Diaz e da trent'anni tutte le mattine vado a lavorare alle 7; a quell'ora il sole abbaglia il semaforo tanto che non si vede nulla. Figuriamoci il colore rosso. Allora capita di arrivare troppo sotto e di avere difficoltà a frenare. Se poi non si riesce a frenare e si accelera, rischiando?, capita anche che dall’atra parte della strada ci sia una pattuglia e ti becchi una multa. Fino a qualche settimana fa oltre al semaforo c'erano anche le palette che giravano per avvisare la chiusura del passaggio a livello, ma ora non ci sono più”.
PASSAGGIO A LIVELLO - Il passaggio a livello di via del Mare si chiude all’incirca due volte ogni ora, anche a distanza di poche decine di minuti. Al mattino, ad esempio alle 7,25 e poi alle 7,35, o nel pomeriggio, ora di rientro a casa, alle 14,25 e subito dopo alle 14,35. E sono tante le persone in difficoltà che rischiano ogni giorno. “Dobbiamo piangere quando sono avvenute le tragedie?”, incalza Gennaro, che ha sposato questa causa, visto che ogni giorno almeno quattro volte lui va dal rione Diaz a viale Europa, al suo negozio di alimentari. “Poi capita di dover andare a prendere i ragazzi, o di uscire per qualche urgenza o qualche imprevisto e quel passaggio a livello è una preoccupazione. Hanno detto che lo devono togliere a breve, ma finché esiste credo che deve essere tenuto come si deve, con tutte le misure di sicurezza”.
IPOTESI SOPRAVIA - La possibilità di un sopravia al posto del passaggio a livello piace molto a Gennaro Mancini, ma “chissà quanto tempo ci vorrà?”. Allora lui intanto lancia un appello alle autorità competenti affinché ripristinino le pale. “Qualche giorno qualcuno arriverà troppo sotto da non poter frenare e andrà a battere contro le sbarre ”.
L’INGHIPPO - E’ storia antica quella del passaggio a livello di via del Mare che in pratica divide in due la città che guarda verso un quartiere storico qual è quello della Cartiera, ossia il Diaz e il Martucci. Una zona che negli anni è divenuta popolosa e che non rende più sopportabile un passaggio a livello che blocca di fatto una popolazione di un agglomerato che sfiora i 25mila abitanti. Che fare? La parola passa agli amministratori, dai quali a questo punto i nostri Lettori attendono una risposta.