di ANNADELIA TURI
BARI - Hastag, stop alla pedofilia. Mentre il sole piano piano calava all'orizzonte, lo striscione dominava davanti all'antistadio San Nicola di Bari. Quella zona dove qualche giorno fa i giornalisti della trasmissione "Le Iene" hanno scoperto un giro di baby prostituzione e sulla quale gli inquirenti stanno indagando. Donne, bambini e famiglie, in centinaia si sono dati appuntamento proprio in quelle strade della città per una fiaccolata di sensibilizzazione promossa dal Comitato Provinciale Unicef Bari e dall’associazione di volontariato Seconda Mamma. Tanti i politici nazionali e locali presenti tra cui il sottosegretario al lavoro Massimo Cassano.
«Non possiamo più assistere né accettare che i bambini e le bambine siano usati e venduti», hanno ribadito Michele Corriero, presidente del Comitato Unicef Bari, e Silvia Russo Frattasi, presidente Seconda Mamma. A scendere in strada anche i rappresentanti dell'associazione delle persone scomparse "Penelope" e della Fondazione Tatarella.
Dall'antistadio il corteo illuminato dalle fiaccole ha attraversato le strade vicine all'impianto sportivo, in silenzio, per dire no alla presenza degli orchi che esistono e sono accanto ai piccoli della nostra città. «Questa volta abbiamo toccato il fondo e vogliamo urlare a tutti che noi non ci stiamo - hanno ribadito gli organizzatori - aspettiamo risposte concrete dagli investigatori affinché tutto questo non accada mai più».
«Le associazioni e i cittadini sono la forza di questa città - ha sottolineato il sindaco Antonio Decaro -. Grazie a tanti di loro e a alle loro segnalazioni le forze dell'ordine e i servizi sociali hanno avviato le indagini su quanto sarebbe accaduto in queste zone nei mesi scorsi. Come ormai è noto la polizia municipale e i servizi sociali già diverse settimane fa avevano preso minori e portati in comunità. Spero che però presto si possano colpire anche quegli orchi balordi che ogni giorno vengono in questa zona e approfittano di questi bambini. Perché sono loro le persone più schifose di questa vicenda. Sono baresi, persone che incontriamo ogni giorno per strada, a cui stringiamo la mano. Ecco io non voglio essere il sindaco di queste persone».