
UGENTO - «La gestione dei rifiuti nell’Ato Lecce 3 rischia il collasso tra meno di due settimane». A lanciare l’allarme è il presidente dell’ambito che raggruppa 24 comuni del Sud Salento, il sindaco di Tiggiano Donato Martella, che chiede a Regione e Provincia di intervenire urgentemente prima che nell’area interessata si verifichi un’emergenza ambientale pari a quella della Campania. Ormai si tratta solo di pochi giorni, 13 con esattezza, poi la discarica gestita dalla Monteco in località “Burg esi” di Ugento non potrà più ricevere i rifiuti indifferenziati. A poche decine di metri dall’impianto sta sorgendo un biostabilizzatore a cura del gruppo Marcegaglia, destinato al trattamento dei rifiuti solidi urbani indifferenziati residuali delle raccolte differenziate, affiancato da una discarica con funzioni di servizio e soccorso. I tempi di consegna erano previsti proprio per il 31 dicembre prossimo, ma l’apertura di una voragine lo scorso mese di ottobre ha allungato i tempi della costruzione, ponendo un interrogativo su periodi e luoghi per il conferimento dei rifiuti. «Dalla data in cui si è registrata l’implosione del terreno non abbiamo ancora avuto una risposta dai tecnici - lamenta Martella - nonostante i numerosi solleciti e gli appelli lanciati dall’Ato. Forse non ci si rende conto che la situazione sarà di una gravità assoluta e l’ul - timo giorno dell'anno potrebbe aprire una fase di emergenza sanitaria e ambientale in tutto il Sud Salento, con gravi rischi per la cittadinanza. A questo punto - sostiene il presidente dell’Ato - pensiamo che i tempi per l’apertura del biostabilizzatore siano prolungati di almeno un anno, ma per risolvere l’emergenza rifiuti occorre una soluzione immediata. O conferire i rifiuti in un sito diverso, con l’ag - gravante di aumentare i costi a carico dei comuni e quindi dei cittadini, che dovrebbero accollarsi le spese di trasporto, oppure continuare con il conferimento a Ugento». Questa seconda ipotesi, però, consentirebbe di tamponare l’emergenza solo per alcuni giorni. «Proprio stamattina (ieri, ndc) abbiamo saputo che la discarica Monteco ha uno spazio libero di soli 7500 metri cubi, che si esaurirebbero entro il 20 gennaio. Chiediamo a Provincia e Regione di farci sapere la soluzione che sarà adottata, perché - stigmatizza Martella - non è nostra intenzione aumentare le spese per la Tarsu ai danni degli utenti. L’assessore regionale all’ecologia Michele Losappio e l’assessore provinciale all’ambiente Gianni Scognamiglio ci devono dare immediatamente risposte certe. Il problema è noto già da mesi e nessuno può dire di non esserne a conoscenza». Intanto è stata convocata l’assemblea generale dell’Ato per lunedì prossimo, aperta agli amministratori regionali e i consiglieri di opposizione di via Capruzzi.