BISCEGLIE - Grotte a schiera, scavate nella tenera roccia carsica dall’erosione marina. E’ que - sto lo scenario inconfondibile di località Ripalta, un paesaggio naturale che da decenni richiede una maggiore attenzione e salvaguardia e che potrebbe senza dubbio rappresentare un ulteriore asso nella manica per lo sviluppo turistico di Bisceglie. Non è un caso se questo scenario, seppur sia non da oggi in deplorevole abbandono, Visto in fotografia, però, salga sul primo posto del podio regionale, visto in fotografia come scorcio pugliese più bello. Il risultato è emerso dalla gara fotografica
«Puglia foto Grand Prix - Il Bello e il Brutto», promossa dall’assessorato regionale al turismo ed aperta oltre che ai pugliesi anche i italiani e stranieri in visita in Puglia interessati ad immortalare bellezze e brutture del nostro territorio. L’iniziativa ha riscosso un ampia partecipazione: circa 400 viaggiatori italiani (provenienti da varie regioni italiane) e tedeschi, età media 32 anni. Su 120 “scatti” pervenuti per il tema “Il Bello” la foto più cliccata (84 voti) è stata quella delle grotte di Ripalta di Bisceglie realizzata da Francesco Brescia, operatore della Pro Loco, che sarà pubblicata su www.viaggiareinpuglia.it.
Si è contrapposta come luogo più brutto (40 voti) l’immagine di Taranto con i suoi fumi inquinanti. Dunque non si spegne l’attenzione verso le grotte di Ripalta che con la confinante ed antica insenatura di Cala del Pantano (oggi diventata confine della provincia di Bat con quella di Bari) rappresenta un luogo ricco di storia da salvare (in “primis” muretti a secco, trulli, ville d’epoca) con provvedimenti urgenti e concreti, adottando ordinanze di ripristino e per l’eliminazione del degrado dai fondi e la bonifica delle micro discariche abusive di rifiuti. Problematiche da sempre messe in luce dalla stampa e dai volontari del Wwf.
Quattro anni proprio il Wwf si vide respingere dal consiglio comunale una petizione popolare sottoscritta da circa 2.500 cittadini con cui si chiedeva l’istituzione di u n’area protetta. L’attuale amministrazione comunale ha mostrato più sensibilità organizzando una festa estiva a Ripalta, che ha contribuito a riaccendere comunque i riflettori su questa zona non facilmente accessibile. Devono però seguire le opere. Si potrebbe, per esempio, partire dalla installazione di un’adeguata segnaletica turistica e dalla sistemazione della rete stradale interna di Ripalta (un progetto è stato già finanziato ed approvato dalla Provincia di Bari per creare una viabilità pedonale e ciclabile costiera) e del Pantano, oltre ad una pulizia costante di spiagge e cigli stradali.

