L’eventuale riattivazione dell’Irba (l’imposta regionale sulle benzine) partirebbe «non prima del 2018, visto che per l’anno 2017 sarebbe in contrasto con l’art. 10 della legge di bilancio 2017 che proroga anche per l’anno prossimo il blocco degli aumenti dei tributi e delle addizionali attribuiti alle regioni e agli enti locali già disposto per il 2016».
A chiarirlo è l’assessore ai Trasporti Gianni Giannini, che spinge sin da ora perché la misura venga insirita nel Bilancio di previsione 2017 allo scopo di destinare quelle (future) entrate al rinnovo del parco rotabile della regione. Un’idea, questa, tornata alla ribalta ma sulla quale il governatore Michele Emiliano ha espresso perplessità e le oppposizione hanno ripreso a soffiare sul fuoco agitando lo spettro di una nuova mini-stangata.
L’attuale flotta è quasi tutta da rottamare, insiste l’assessore, se si vuole ottemperare alle prescrizioni imposte dall’Ue per il 2019: su oltre 2.500 mezzi, il 18% circa (450 autobus) rientra nell’obsoleta classificazione E0 ed E1 ed ha mediamente oltre 23 anni di anzianità, «ampiamente oltre la soglia temporale dei 15 anni di ammortamento e circolazione prevista per legge». Un buon 25% (630 mezzi) rientrano nella classificazione E2 e sono «oramai prossimi all’obsolescenza». Un milgiaio di mezzi il cui ricambio, ineludibile, costa circa 200 milioni di euro. Ecco perché l’assessore respinge al mittente le sollecitazioni arrivate dai sindaci un anno orsono, ovvero adeguare i finanziamenti sulle percorrenze chilometriche ai Comuni (in modo da offrire più corse) alla media di altri capoluoghi di provincia italiani, come ricordato dal presidente dell’Anci Antonio Decaro. «È ragionevole, prima di parlare di estensione delle percorrenze chilometriche, dotarsi di bus in grado di garantire la sicurezza dei passeggeri ed il contenimento delle emissioni». Anzi, «l’estensione chilometrica, senza un preliminare piano di efficientamento dei servizi, si porrebbe in contrasto con gli obiettivi definiti dalla legge». Fondi europei, risorse FSC e Patto per la Puglia, insieme all’Irba, consentirebbero un ricmabio che altrimenti resterebbe al palo: la Regione è ancora in attesa dei «25 milioni di euro per l'acquisto di nuovo materiale rotabile su gomma stanziati dalla finanziaria 2014». L’assessore ne ha anche per chi, come Rocco Palese, giudica «immorale» il ripristino dell’imposta per finanziare le società di trasporto locale. Giudizi che«provengono da chi ha rivestito in regione incarichi di governo e, in passato, hafinanziato proprio le società di trasporto, come con la delibera di giunta regionale 108/2005, che stanziò più di 42 milioni di euro per l’acquisto di bus urbani e suburbani».
«Reintroducendo l’aumento delle tasse sui carburanti Emiliano colpirà pesantemente tutte le famiglie pugliesi» tuonano i Cinque Stelle, ricordando che «solo il 22 gennaio scorso Emiliano si vantava di “non aver aumentato le tasse”». Si smarca anche Sinistra italiana: «si tratta di un'imposta indiretta che colpisce tutti con la stessa virulenza, come l’Iva» tuona Mino Borraccino. «Oltre un anno di governo per non attuare un solo provvedimento - tuona Andrea Caroppo (FI) - per la riqualificazione della spesa pubblica. Operazione che si dovrebbe realizzare doverosamente prima di un aumento delle tasse». Sul tema, Ignazio Zullo ha presentato un’interrogazione. (b. mart.)
Puglia, una tassa sulla benzina

Botta e risposta tra Regione e Anci sull'Irba. La Regione: prima i nuovi mezzi poi l'aumento delle percorrenze chilometriche
Martedì 22 Novembre 2016, 10:53