Sabato 06 Settembre 2025 | 07:20

Sud-Est, i dubbi dell'Antitrust
sulla vendita: serve la gara

 
Massimiliano Scagliarini

Reporter:

Massimiliano Scagliarini

La replica del ministro Delrio: solo Fs ha le carte in regola per comprare

Sabato 05 Novembre 2016, 10:31

BARI - Nei giorni scorsi l’Antitrust ha inviato una segnalazione al Parlamento in materia di «criticità di natura concorrenziale relative all’attività di trasporto ferroviario regionale». Non è il parere sull’acquisizione delle Ferrovie Sud-Est da parte di Ferrovie dello Stato (le segnalazioni sono atti consultivi generici) anche se un capitolo del documento parla dell’operazione Fse ipotizzando «indebiti vantaggi con riguardo alla futura assegnazione dei servizi di trasporto locale in Puglia, sia su gomma sia su ferro». Una sorta di preavviso di bocciatura che il ministero delle Infrastrutture, però, respinge seccamente.

L’Agcm stigmatizza il comportamento di Ferrovie dello Stato, che starebbe per rinnovare i contratti di servizio con numerose Regioni (tra cui la Puglia) senza gara d’appalto e con la promessa di garantire un ricambio completo del parco rotabile. Per quanto riguarda Fse, invece, la segnalazione ritiene che a fronte di «obiettivi di breve termine come la continuità del servizio pubblico di trasporto locale», il trasferimento a Fs presenti «profili di criticità con riguardo alla sua compatibilità con la disciplina di concorrenza nazionale ed europea». Detto in altri termini il ministero delle Infrastrutture, tramite il commissario Andrea Viero, avrebbe dovuto effettuare una selezione pubblica per scegliere l’acquirente di Sud-Est: proprio la tesi che la cordata composta dai tedeschi di Arriva, da Ferrotramviaria e dal consorzio pugliese Cotrap ha sostenuto anche davanti al Tar del Lazio per tentare di bloccare il decreto del ministro Graziano Delrio.

Ieri Delrio ha risposto all’Authority con un documento di 12 pagine che ribalta punto per punto le contestazioni dell’Authority, non senza sottolineare gli «eventuali e inappropriati riflessi» che la segnalazione potrebbe avere sulle decisioni del Tar del Lazio, nonché «sul parallelo procedimento volto alla dichiarazione di fallimento di Fse» di cui si discuterà venerdì 18 davanti al Tribunale di Bari. La tesi del ministero è infatti che nel settore del trasporto pubblico locale le normative europee non obblighino a effettuare una gara pubblica, ma consentano anche l’affidamento diretto per meglio rispondere alle esigenze dei territori. In quanto alla proposta di Fs per Sud-Est, Viero ha ritenuto la società pubblica «l’unico soggetto ad aver espresso un interesse serio e concreto» perché, delle altre due proposte, una (Tecnomatica) «si sarebbe sostanziata in una offerta subordinata, tra l’altro, al contestuale rinnovo della convenzione da parte della Regione per venti anni» e la seconda, quella della cordata Arriva, «non avrebbe potuto essere tecnicamente qualificata come manifestazione di interesse, sostanziandosi in una più semplice e stringata richiesta di essere informati sullo sviluppo della situazione».

Peraltro, nota il ministero, Arriva è «titolare di licenza ferroviaria allo stato inattiva e senza abilitazione alla gestione in sicurezza di infrastruttura ferroviaria», mentre Ferrotramviaria svolge un servizio «inferiore del 50% rispetto al medesimo dato di Fse». In più, il trasferimento di Sud-Est a Fs «si risolve in un mero riordino di partecipazioni statali», perché dal ministero delle Infrastrutture la proprietà passa a una controllata del ministero dell’Economia.

Dal punto di vista della tutela della concorrenza, invece, Delrio ribalta la lettura dell’Authority. Il mercato del trasporto su ferro pugliese è piccolo e conta già su 4 gestori, mentre quello della gomma è ben più importante e oggi non vede la presenza del gruppo Ferrovie dello Stato: «l’operazione porterebbe, pertanto, all’ampliamento degli operatori attivi su detto mercato, in vista delle ormai prossime procedure di gara». L’Agcm non era di questo avviso, tanto che la segnalazione – per quanto riguarda Sud-Est – si conclude con una raccomandazione alternativa: trasferire a Fs la gestione della rete, e mettere a gara il servizio «anche eventualmente separando i servizi su ferro da quelli su gomma».

L’Authority, come detto, non ha ancora formalmente espresso il parere sull’acquisizione di Fse da parte di Ferrovie dello Stato, anche se la segnalazione lascia intuire l’orientamento. I tecnici dell’Antitrust dovranno esaminare le controdeduzioni del ministero e stabilire se accoglierle. Nel frattempo, però, Sud-Est continua la corsa contro il tempo: un «no» all’acquisizione da parte di Fs farebbe venir meno anche le garanzie patrimoniali, e l’azienda potrebbe davvero rischiare il fallimento mettendo in ginocchio il trasporto pubblico locale della regione Puglia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)