di LIA MINTRONE
BARI - Piazzare il capodanno di Bari su una televisione nazionale, Rai o Mediaset che sia. L’importante è esserci e continuare il battage pubblicitario iniziato l’anno scorso sul fronte italico per promuovere la città di San Nicola.
Si lavora senza sosta all’assessorato alla Cultura del Comune per sbaragliare la concorrenza di altre città e per accontentare il pubblico barese, quello critico e scettico dell’anno scorso quando si ritrovò al cospetto di «Gigi D’Alessio ad Friends», e quello che, nonostante la scelta nazional popolare, applaudì il sindaco e la sua giunta.
Sarà forse un caso che da qualche giorno sia arrivata in assessorato la nuova dirigente Marisa Lupelli, definita la «Angela Merkel» della pubblica amministrazione, la donna veloce e competente in grado di risolvere ogni problema ?
Sta di fatto che il capitolato del bando per Natale e Capodanno 2016 è in dirittura d’arrivo. Lunedì prossimo, proprio con la nuova dirigente, si inizierà a buttare giù la gara d’appalto. La condivisione politica c’è tutta. Entro la fine della prossime settimana si spera di portare la gara in pubblicazione sul MePa, il mercato elettronico della Pubblica amministrazione che permette di acquistare, per valori inferiori alla soglia comunitaria, i servizi offerti da fornitori abilitati. Il tutto, ovviamente, sotto il controllo dell’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione.
Per far fronte alle spese, il sindaco Antonio Decaro ha messo mano al portafoglio attingendo dal fondo di riserva ben 400mila euro. Di questi, 150mila più iva ( 180mila) saranno destinati al Natale, 120 più iva ( 150mila in totale) saranno impegnati per il Capodanno e i restanti 100mila verranno destinati alle attività culturali di privati, associazioni ed enti da effettuarsi entro il 2016. Anche per questi 100mila euro sarà fatto un bando, ai sensi del nuovo regolamento per l’erogazione dei contributi agli operatori culturali approvato lo scorso 3 agosto in Consiglio comunale dopo lunga gestazione. L’avviso per erogare i contributi sarà discusso con l’osservatorio di cui fanno parte le associazioni culturali e le varie sigle sindacali del settore.
Insomma, nella prossima settimana dall’assessorato alla Cultura uscirà sia la gara per il Natale che quella per le attività culturali. L’intento è quello di abbattere i tempi e dare così, a più soggetti, la possibilità di poter partecipare. Anche per evitare quella fastidiosa casualità per cui una stessa società organizzatrice di eventi è risultata vincitrice per due anni di seguito.
In assessorato, ovviamente, sono abbottonatissimi sulle novità che si stanno caldeggiando. Stiano sereni quelli che l’anno scorso rischiarono di andare in debito d’ossigeno alla comunicazione della notizia. Per la notte di Capodanno non ci sarà alcun bis di Gigi D’Alessio, seppur il cantante neomelodico napoletano abbia dichiarato di dover lavorare gratis per i prossimi 15 anni per fare fronte ad una situazione debitoria che ammonterebbe a 25 milioni di euro. Né Gigi né i suoi friends calcheranno il palco di piazza Prefettura. Ma non sarà fatta neanche una scelta di nicchia come quella di due anni fa quando Vinicio Capossela raccolse sotto il palco un pugno di gente. Al loro posto si parla di una passerella di svariati artisti anagraficamente e culturalmente trasversali per accontentare tutti i palati, dal ventenne al sessantenne.
Maggiore chiarezza? Mettiamola così, un artista di punta per i giovani, uno o una per quelli nel mezzo del cammin della loro vita, e un altro per gli ever green. Il fine è quello di portare in piazza più gente possibile e far uscire dalle case non solo i teen agers ma anche le zie e le nonne. E per Natale nessuna corsia preferenziale per via Sparano. La mancanza delle palme non sarà un buon motivo per concentrare sulla via, al momento sgangherata e rattoppata, dello shopping barese, risorse che invece verranno spalmate su più realtà. Il Comune accelera. In fondo, si dice già in giro, a Natale mancano solo 80 giorni.