di Giuseppe Armenise
BARI - Passo in avanti dopo l’aggiudicazione a Deloitte financial advisory, ad aprile, dell’«avviso di selezione per l'affidamento del servizio di assistenza legale, economico-finanziaria e fiscale per l'espletamento delle attività propedeutiche alle eventuali successive operazioni di apertura ai privati del capitale sociale di Aeroporti di Puglia Spa», la società a totale partecipazione della Regione Puglia. Sarebbe infatti in corso la due diligence da parte di Unicredit per definire le procedure preliminari alla fusione tra gli Aeroporti di Napoli e della Puglia.
L’operazione è condotta dalla Regione Puglia e da Gesac, la società di gestione dell’aeroporto NapoliCapodichino che è controllata da F2i, il fondo che ha puntato con decisione sul settore aeroportuale con l’obiettivo di creare un sistema attraverso la holding 2i Aeroporti (alla quale fanno capo, oltre a Napoli, anche Sea-Milano, Sagat-Torino e Aeroporti di Bologna).
Per definire l’operazione ci sarà da chiarire il rapporto con Ryan air, la società low cost che ha un contratto di «promozione» della Puglia» e ha consentito alla rete aeroportuale pugliese di attivare in questi anni tutta una serie di rotte alle quali è connesso un sostanziale aumento del traffico che al 2015 i si attestava intorno ai quattro milioni di passegeri annui.
Sulle indiscrezione del possibile ingresso di privati nel capitale di Aeroporti di Puglia si è subito sollevato il dibattito. Il presidente della commissione regionale Affari e personale, Cosimo Borracino(Noi a Sinistra) , ha presentato un’interrogazione urgente. «La società di gestione Aeroporti di Puglia - ha scritto - un vero e proprio patrimonio del nostro territorio, il cui Ente Regione Puglia ne è proprietario per il 99,9% delle azioni e il cui resto è partecipato da altri Enti pubblici, vanta finora una bella pagina scritta nella nostra regione, rappresentata da molteplici risultati positivi, che certamente non conosce eguali né in Italia né in Europa».
«Capace di gestire budget consistenti - continua Borracino - realizzare interventi su scali pugliesi, per favorire l'arrivo di compagnie e di società pronte ad investire su nuove piattaforme. Assistendo oltre 6,2 milioni di passeggeri l’anno solo tra Bari e Brindisi, intercettando interessi economici ed industriali di aziende come Boeing che con Alenia (oggi Leonardo) investono in Puglia, producono Pil e offrono lavoro e specializzazione professionale a migliaia di lavoratori pugliesi».
«Mi chiedo come mai - conclude Borraccino - la eventuale privatizzazione di Aeroporti di Puglia non sia stata avviata secondo il criterio di un bando pubblico, a garanzia di un procedimento trasparente e maggiormente garantista. Mi auguro si possa fare chiarezza sull’argomento e si avvii subito un confronto urgente e trasparente in Consiglio regionale. Mi piacerebbe sapere come amministratori della Società AdP possano in autonomia valutare un “contratto di fusione” con la F2i. Sarebbe un processo di svendita».