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Infrastrutture: nuova protesta
lavoratori sulla Maglie-Leuca

 
 Statale 275, riecco i blocchi stradali

il maxi appalto Stamattina nuovo sit-in: accanto ai lavoratori anche gli esponenti dei comitati

Domenica 02 Ottobre 2016, 09:45

03 Ottobre 2016, 10:45

Un centinaio di lavoratori del gruppo Palumbo sta protestando dalle prime ore di questa mattina sulla statale 275, la Maglie-Leuca, dopo il nulla di fatto del vertice dell’altro giorno a Roma tra sindacati e Anas. L'incontro non è riuscito a dare certezze sull'avvio dei lavori della statale (fermo da 22 anni) che prevede una spesa di 300 milioni di euro. Oltre 150 persone delle quattro imprese consorziate del gruppo hanno frattanto ricevuto lettere di licenziamento.

Il traffico nella zona è parzialmente bloccato. Sul posto ci sono pattuglie della polizia. I lavoratori sono in presidio permanente sulla strada dal 18 agosto scorso: fanno i turni e trascorrono la notte nelle tende.

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di Mauro Ciardo

Ritorna il blocco sulla statale 275 e questa volta il fronte dei manifestanti si allarga.

A partire dalle 7.30 il sit-in di protesta degli ex dipendenti del gruppo Palumbo che da oltre un mese manifestano ai margini della statale Maglie-Leuca, convinti che il proprio gruppo sia vincitore insieme alla Matarrese del bando di gara per il raddoppio dell’arteria.

Le maestranze sono state licenziate ad agosto per mancanza di commesse e cantonieri, gruisti, manovali e camionisti hanno deciso di allestire un presidio permanente nelle tende dietro al guard-rail all’altezza di Scorrano.

Da lì questa mattina si muoveranno per bloccare il traffico veicolare come hanno già fatto tante altre volte per portare l’attenzione sulla grave crisi occupazionale che li ha investiti. A fomentare gli animi l’esito dell’incontro tra i sindacati e Anas che si è svolto venerdì a Roma. Tavolo che si è concluso con le rassicurazioni da parte di Anas che l’opera sarà realizzata ma con l’incertezza su tempi, esito della gara ed eventuale programma di apertura del cantiere.

Il fronte dei manifestanti questa volta sarà più largo perché insieme ai 161 operai licenziati, appartenenti alle ditte Leadri, Cocemer, Ssp e Palstrade ci saranno gli esponenti delle associazioni che fanno capo al coordinamento «Pro 275».

«L’ulteriore non decisione di Anas - ha spiegato Biagio Ciardo, presidente del comitato “4 corsie per lo sviluppo e la vita”, che fa parte del coordinamento - ha creato altra fibrillazione all’interno delle associazioni e comitati che da sempre si battono per la realizzazione della Maglie-Leuca. Tutti ritengono infatti - ha proseguito - che non sia più tollerabile lasciare ad Anas tutto il tempo che la stessa richiede. Vale a dire l’eternità. Nell’incontro che Anas ha avuto con i sindacati non vi è stato altro risultato che quello di girare e rigirare una frittata già preparata nei mesi e negli anni precedenti. È una vergogna. Mi meraviglia a questo punto - ha rimarcato - come mai i sindacati che erano lì, in attesa di decisioni ben diverse, non abbiano battuto i pugni sul tavolo facendo intendere chiaramente a lor signori che il tempo è scaduto. Dalle dichiarazioni si passi alle decisioni».

La fusione tra i due gruppi per far sentire il rumore della protesta è avvenuta in queste ore. In ballo c’è un’opera da 288 milioni di euro che attraverserà 15 comuni.

«A questo punto riteniamo necessario saldare le azioni e le volontà delle associazioni e dei comitati pro 275 con quelle dei lavoratori - ha annunciato il presidente di “4 corsie” - certi che questo fronte unito troverebbe il sostegno di istituzioni, organizzazioni e della parte maggioritaria dell’opinione pubblica. Non è un caso infatti che si siano dichiarati favorevoli all’immediata cantierizzazione dell’opera la Camera di Commercio, l’Ordine degli ingegneri, l’associazione dei trasportatori, Confindustria Lecce, tutti i sindaci interessati al tracciato e non solo (escluso uno), tutte le forze politiche (esclusa una), le organizzazioni sindacali e, ciò che più conta, la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica. Ora - ha concluso Ciardo - non c’è più tempo da perdere e bisogna agire insieme se vogliamo che l’opera sia realizzata in tempi brevi al fine di garantire ai salentini e a chi viene in vacanza un’arteria sicura e moderna».

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