Sabato 06 Settembre 2025 | 18:38

Sud est, «non c'è la prova
dei costi gonfiati dei treni»

 
Nicola PEPE

Reporter:

Nicola PEPE

Le motivazione del tribunale del Riesame sul no al sequestro dei 12 milioni all'ex amministratore

Mercoledì 31 Agosto 2016, 17:25

01 Settembre 2016, 11:56

Non c'è prova che con l’acquisto di 27 treni da parte di Ferrovie Sud Est sia stata commessa, fra il 2006 e il 2012, una truffa ai danni della Regione Puglia. Ne è convinto il Tribunale del Riesame di Bari che lo scorso 29 luglio - con motivazioni depositate ieri - ha disposto il dissequestro di beni per 12 milioni di euro eseguito dalla Guardia di Finanza su disposizione della magistratura barese nei confronti dell’ex amministratore unico Luigi Fiorillo, del responsabile tecnico di Fse Nicola Alfonso e del procuratore speciale della società polacca Varsa.
Il sequestro era stato disposto nell’ambito della vicenda processuale (attualmente in udienza preliminare con prossima udienza fissata il 25 ottobre) sull'acquisto di 27 treni interamente finanziati dalla Regione per 93 milioni di euro, pagati secondo l’accusa 12 milioni di euro in più del loro valore di mercato, pari cioè alle provvigioni corrisposte da Pesa, la società che ha venduto i treni, a Varsa, società di intermediazione, fornitrice dei servizi di Pesa in Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)