Sabato 06 Settembre 2025 | 15:55

Interporto, interviene la Gdf
inchiesta sulla polizza fasulla

 
Massimiliano Scagliarini

Reporter:

Massimiliano Scagliarini

Interporto, interviene la Gdfinchiesta sulla polizza fasulla

Dopo la revoca del finanziamento da 90 milioni

Mercoledì 24 Agosto 2016, 09:17

25 Agosto 2016, 13:15

MASSIMILIANO SCAGLIARINI
BARI - Una fideiussione da 9 milioni che avrebbe dovuto garantire l’anticipo dei fondi europei erogato dalla Regione all’Interporto regionale della Puglia (Irp), ma che invece si è rivelata falsa. Fatta, probabilmente, con uno scanner e una stampante. La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta che mira ad accertare se c’è stato, o meno, un tentativo di truffa ai danni dello Stato. La Guardia di Finanza ha acquisito negli uffici dell’assessorato ai Trasporti il documento originale e la lettera con cui la Gable Insurance ha comunicato alla regione che la garanzia era contraffatta: a quel numero di contratto, infatti, corrispondevano un contraente diverso, un beneficiario diverso, e un importo totalmente differente.

La Regione (la «Gazzetta» ne ha dato conto ieri) ha revocato il finanziamento da 90 milioni assegnato a Irp, società della famiglia Degennaro, per il raddoppio della struttura nata oltre 20 anni fa per costituire un polo della logistica intermodale. Il problema riguarda proprio il primo stralcio del raddoppio della struttura, altri 15 milioni di cui 9 di fondi europei della programmazione 2007-2013 e 6 del privato. I fondi pubblici andavano rendicontati entro lo scorso 31 dicembre. «Il definanziamento - ha spiegato l’assessore regionale Gianni Giannini - è giunto in coda a un iter complesso e articolato. Abbiamo dovuto prendere atto della scadenza di tutti i termini previsti dalle norme europee: risultano rendicontati solo 2,5 milioni per la progettazione».Ecco perché Irp aveva proposto alla Regione una fideiussione a garanzia dei 9 milioni. Ma l’assessorato, dopo aver letto su Internet l’allarme dell’Ivass sulle fideiussioni false della Gable, ha chiesto alla società emittente (che ha sede in Liechtenstain) di verificare la polizza. Ed è saltato fuori che era falsa.

«Quello delle fideiussioni è un mondo complicato - aveva però detto a giugno alla “Gazzetta” l’ad di Interporto, Davide Degennaro, quando è saltata fuori la notizia della fideiussione falsa - e sono stato io stesso a fare la verifica e ad accorgermi che c’era un problema, tanto che ci siamo rivolti alla Procura della Repubblica. Stiamo per presentare alla Regione una nuova polizza». La nuova polizza, però, non è mai arrivata. E anzi, nell’atto con cui dispone la revoca del finanziamento e la restituzione dei 9 milioni, la Regione fa notare che già ad aprile 2016 una prima fideiussione promessa da Irp «in realtà non risultava mai stata prestata/emessa». Ora sul punto lavora la Procura di Bari: Irp ritiene di essere stata truffata, la Finanza dovrà chiarire le responsabilità per stabilire chi abbia predisposto il documento falso.

LA REGIONE E IL PROGETTO GENERAL ELECTRIC - Nonostante la revoca dei fondi, che è «un atto dovuto», la Regione non chiude del tutto la porta al raddoppio dell’Interporto di Bari. Fonti della presidenza, infatti, si dicono disponibili ad accogliere nuovi investitori: «L’interesse principale della Regione è completare l’opera. Se nei prossimi 60 giorni, termine previsto per le controdeduzioni, arriveranno proposte concrete, siamo disponibili a valutarle».
La notizia della revoca dei finanziamenti all’Interporto regionale della Puglia (Irp) ha comprensibilmente fatto molto rumore, anche nel mondo politico. E la Regione, ribadendo «di aver fatto tutto il possibile in questi anni», lancia messaggi distensivi. Alcune settimane fa c’era stato un incontro tra il capo di gabinetto di Emiliano, Claudio Stefanazzi, il numero uno di Irp, Davide Degennaro, e i rappresentanti di General Electric, il colosso americano, che si è detto interessato a subentrare nell’investimento. Il termine dell’8 luglio per formalizzare la proposta, però, è trascorso invano. «General Electric - dicono tuttavia dalla Regione - è un partner conosciuto ed affidabile, che ha già investito in Puglia. Se dovesse avanzare un interesse specifico ad investire su Interporto, noi non potremmo che tenerne conto».
La revoca dei 90 milioni disposta dall’assessorato ai Trasporti comporterà anche la riprogrammazione dei fondi 2014-2020: i soldi dovranno essere spostati su altri investimenti infrastrutturali, non necessariamente riguardanti la logistica. Quello su Interporto era uno dei tre grandi progetti previsti dalla giunta Vendola (gli altri due riguardano Ferrovie Sud-Est e Ferrotramviaria), ma è finora rimasto sulla carta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)