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Tersan, il Tar «scavalca»
l'Arpa: le analisi all'Ispra

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

tersan puglia

Il provvedimento impone di eseguire i campionamenti entro 20 giorni

Giovedì 18 Agosto 2016, 09:00

Sarà l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) di Roma, e non l’Arpa Puglia (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), ad analizzare le emissioni nell’aria della Tersan Puglia, l’azienda di trasformazione dei rifiuti in concime, che ha sede a Modugno.
Lo ha deciso il presidente del Tribunale amministrativo della Puglia, Giuseppina Adamo, con un decreto presidenziale immediatamente esecutivo che impone all’Istituto romano (che di fatto è una branca del Ministero dell’ambiente) di eseguire i campionamenti entro 20 giorni e di comunicare i risultati entro 60 giorni. Insomma tra due mesi sarà chiaro se le emissioni della Tersan possano essere anche solo potenzialmente nocive per la salute e per l’ambiente oppure no.
Di fatto, il decreto dei magistrati amministrativi segna un punto a favore della Tersan, se non altro sotto il profilo metodologico. Infatti il ricorso cautelare presentato dai titolari dell’impresa modugnese, assistiti dall’avvocato Luigi Paccione, è stato accolto, almeno per il momento. La Tersan chiedeva anche e soprattutto l’annullamento, previa sospensiva, della determinazione dirigenziale della Regione, emessa il 19 luglio scorso dal dipartimento Mobilità, Qualità urbana, Opere pubbliche e Paesaggio, sezione Rischio industriale, che imponeva la sospensione dell'attività produttiva dello stabilimento. Su quest’ultimo punto il collegio non si è ancora pronunciato, rinviando la decisione all’udienza del 7 settembre.
Di fatto, i giudici di piazza Massari «congelano» lo stop all’attività dello stabilimento di Modugno e però, come si è detto, ordinano all’Ispra di eseguire i campionamenti dell’aria in tempi decisamente rapidi.
Tutte le operazioni di campionamento dovranno essere compiute «in contraddittorio tra le parti», e tra «le parti» c’è il Comune di Modugno.
Testualmente, l’organo regionale della giustizia amministrativa chiede all’Ispra la «verifica delle emissioni sotto il profilo della concentrazione di odori, per la quale devono effettuarsi le relative operazioni di campionamento, di trasporto e di analisi olfattometrica».
Il provvedimento emesso ieri dal Tar Puglia segna - almeno per il momento - un punto a sfavore del Comune di Modugno, nel punto in cui Palazzo Santa Croce chiedeva la revoca di un precedente decreto del Tar che sollecitava la verifica delle emissioni, già affidandola all’Ispra. La battaglia legale sulle emissioni dell’azienda modugnese, comunque, non si conclude qui. [c.strag.]

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