di FRANCO GIULIANO
BARI - «Stiamo studiando insieme a Trenitalia la migliore soluzione possibile per allungare la corsa del Frecciarossa fino a Lecce».
Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, subito dopo la conclusione del forum sui porti conferma alla Gazzetta quanto aveva annunciato nelle scorse settimane. E promette che su questo argomento dei collegamenti ferroviari sulla dorsale Adriatica («tema - dice, ricordando la consegna della petizione della Gazzetta a Palazzo Chigi - che sta molto a cuore anche a me») prestissimo darà delle «risposte anche in merito alla ipotesi se sia possibile o meno raddoppiare la coppia del Frecciarossa e migliorare gli attuali orari (la partenza alle 7,50 da Milano e alle 16,15 da Bari con arrivo nel capoluogo lombardo alle 22,50) che attualmente penalizzano la domanda e registrano - secondo i dati forniti da Trenitalia - «perdite per l’azienda ferroviaria che resta una Spa».
«Non vorremmo - dice Delrio - che con una seconda coppia di treni (andata e ritorno), in aggiunta all’attuale, si raddoppiassero anche le perdite che si aggirano sui 2-3 milioni di euro».
In verità facciamo osservare al ministro che in questa prima fase l'indice di riempimento del 35% (rapporto tra passeggeri medi e posti offerti) potrebbe anche essere considerato un buon risultato per un servizio partito alla fine di settembre su una tratta in cui la domanda di trasporto è notoriamente più alta nella stagione calda, tenuto anche conto che gli orari scelti per questo nuovo servizio non ci sembrano certamente i migliori possibili e che sono molto ravvicinati a quelli dei Frecciabianca.
«Ne sono consapevole - dice il ministro. Allora ci sentiamo presto e le faccio sapere cosa decideremo insieme a Trenitalia».