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Furti rame, tre arresti
nel mirino anche ex base Usaf

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Furti rame, tre arrestinel mirino anche ex base Usaf

Lunedì 18 Aprile 2016, 09:22

12:33

Per una serie di razzie di rame e metallo - che hanno riguardato anche la ex base militare Usaf di San Vito dei Normanni (Brindisi) - i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 indagati per furto continuato e aggravato. Per tre sono stati disposti i domiciliari, per due l’obbligo di dimora. La banda, composta da soggetti appartenenti a uno stesso nucleo famigliare, avrebbe preso di mira l’ex base Usaf, da dove avrebbe prelevato cavi in rame, recinzioni e materiale ferroso.
Nel corso dell’indagine sono stati recuperati ingenti quantitativi di rame rubato che sarebbe stato rivenduto in zona dagli stessi autori dei furti. Le indagini furono avviate dopo un agguato all’interno di un centro rottami alla periferia di Brindisi: in quell'occasione furono sparati diversi colpi di arma da fuoco e rimase ferita una persona. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip del Tribunale di Brindisi Stefania De Angelis, su richiesta del pm Milto Stefano De Nozza.

Le indagini sono partite - si è appreso - nel maggio del 2015 da un agguato compiuto all’interno della sede della ditta 'Eco Semerarò di Brindisi. La società si occupa di raccolta e rivendita di materiale ferroso. Alcune persone entrarono nel cortile e spararono diversi colpi di arma da fuoco contro il titolare.

Secondo gli investigatori l’atto intimidatorio era stato voluto per punire il proprietario per aver rifiutato di acquistare una partita di metalli di dubbia provenienza. Sull'episodio vi sono ancora indagini in corso. I carabinieri ritengono invece di aver accertato almeno tre episodi di furto aggravato all’interno dell’ex base militare: a risponderne sono i cinque indagati, tutti appartenenti alla stessa famiglia. Si tratta di Antonio, Paolo e Francesco Rillo, tutti di Brindisi, che si trovano ai domiciliari e di Andrea Rillo e Salvatore Balestra, sottoposti invece all’obbligo di dimora

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