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Sanità, ecco la proposta M5S
su sistema emergenza-urgenza

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

«Questo modello organizzativo consentirebbe di liberare 490 medici e 336 infermieri, da destinare alle attività assistenziali dei Dipartimenti di emergenza accettazione (Dea)»

Giovedì 31 Marzo 2016, 12:44

BARI - Il Movimento 5 Stelle promuove la riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza-urgenza territoriale, attraverso una proposta di legge, presentata oggi a Bari dal gruppo consiliare della Regione Puglia in una conferenza stampa.
«Miriamo ad ottimizzare l’esistente ed è - ha spiegato il consigliere Mario Conca parlando con i giornalisti - un primo passo verso la piena riprogettazione dell’emergenza-urgenza, perché a breve presenteremo anche la riforma del numero unico nella speranza che la maggioranza possa recepirla e farla propria».

La proposta di legge prevede, tra l’altro, la riconversione dei punti di primo intervento in postazioni mobili del servizio 118 con la contestuale implementazione dei mezzi di soccorso al fine di garantire una risposta efficiente e graduata per complessità clinica.

«Questo modello organizzativo - ha aggiunto Conca - consentirebbe di liberare 490 medici e 336 infermieri, da destinare alle attività assistenziali dei Dipartimenti di emergenza accettazione (Dea)». La norma finanziaria contenuta nella pdl non comporta «implicazioni di natura finanziaria in entrata ed in uscita, costituendo - si legge nella relazione della proposta di legge - atto di programmazione generale.

«A regime prevediamo comunque - ha sottolineato Conca - un risparmio di 150 milioni di euro e soprattutto avremo personale qualificato in grado di svolgere al meglio il proprio lavoro. Oggi infatti il 118 non assolve pienamente al compito cui è chiamato perché spesso viene usato in maniera inappropriata, per qualsiasi eventualità, essendo l’unico numero che la gente conosce».

Nella relazione illustrativa che accompagna la proposta si citano alcuni dati sul sistema 118 ed in particolare - è emerso nella conferenza stampa - quelli sul trasporto in ospedale con le ambulanze medicalizzate: in oltre il 50% dei casi (classi I e II) i pazienti non richiedono assistenza medica e nel 97% non richiedono prestazioni rianimatorie.

«Strategica" viene infine definita l’integrazione funzionale fra il personale medico, infermieristico e ausiliario operante nel sistema 118 e quello adibito al servizio di pronto soccorso, nonché l'omogeneizzazione del personale medico dal punto di vista giuridico contrattuale.

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