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Indonesia - E' morto l'ex dittatore Suharto «monarca di fatto»

Indonesia - E' morto l'ex dittatore Suharto «monarca di fatto»

 
Indonesia - E' morto l'ex dittatore Suharto «monarca di fatto»

Domenica 27 Gennaio 2008, 00:00

03 Novembre 2024, 19:36

GIACARTA - E' morto questa mattina in un'ospedale di Giacarta, dove era ricoverato da tre settimane, l'ex dittatore indonesiano Suharto. Aveva 86 anni e per trentadue governò il Paese con il pugno di ferro.
Nel 1998, a seguito di sanguinose rivolte e manifestazioni di piazza per la democrazia, seguite alla crisi asiatica dell'anno precedente, fu costretto a dimettersi. «Papà è tornato a Dio», ha detto in lacrime ai giornalisti Siti Hariyanti 'Tutut' Rakmana, figlia maggiore dell'ex presidente, «Chiediamo che siano perdonati i suoi errori, se ne ha commessi.... Possa essere perdonato di tutti i suoi sbagli».

Suharto fu un dittatore spietato i cui meriti nel portare con successo il Paese a una crescita economica senza precedenti furono oscurati da una scia di sangue, violazioni dei diritti umani e una corruzione di proporzioni enormi: dopo il fallito colpo di Stato che nel 1996 lo portò al potere furono uccisi almeno mezzo milione di comunisti e loro simpatizzanti; invase Timor Est e schiacciò nel sangue i movimenti separatisti ad Aceh e in Papua.
Approfittando del boom economico, Suharto fece affluire miliardi di dollari sui conti della famiglia Suharto e dei suoi amici.
Con la sua morte l'Asia archivia un altro «uomo forte», forse il più autoritario e certamente il più filo-Occidentale. Le politiche dell'era della 'Guerra fredda', condizionate dal costante spettro della minaccia comunista, favorirono la nascita e l'affermazione di Stati e uomini forti a spese dei diritti dell'individuo, come ha sottolineato il professor Greg Fealy, dell'Australian National University, nel ricordare Ferdinand Marcos nelle Filippine, Park Chung-hee in Corea del Sud, Lee Kuan Yew a Singapore, Mahathir Mohamad in Malaysia e il generale Ne Win in Birmania.

LA SUA VITA
Nato l'8 giugno 1921 da una famiglia contadina, Suharto, che è stato è tra i «monarchi di fatto» più longevi del mondo avendo «regnato» per 32 anni sul più popoloso paese musulmano, è stato cresciuto da parenti dopo il divorzio dei genitori e ha dovuto dedicarsi a studi islamici, pur essendo la sua vera passione il misticismo giavanese di cui poi si è intriso. Impiegato di banca, a 19 anni Suharto si è unito prima all'esercito coloniale olandese, poi a quello indo-giapponese durante l'occupazione dal 1942 al 1945, ed infine alla guerriglia contro gli olandesi tornati nel dopoguerra. Dopo l'indipendenza, nel 1961, è diventato vice capo di stato maggiore e poi capo del comando strategico; nel 1965 ha sventato un tentativo di colpo di stato attribuito al Partito comunista indonesiano contro l'allora presidente Sukarno, che poi ha deposto succedendogli nel 1966. Nell'aprile del 1966 è morta quella che era stata fino ad allora la sua consulente politica per eccellenza, la moglie Siti Hartinah, che gli aveva dato sei figli. Nel 1975 ordina di invadere Timor Est che sarà teatro di terribili repressioni che gli varranno l'accusa di genocidio e che costringeranno l'Onu a inviare una forza internazionale di pace. Nel 1998, dopo essere stato rieletto, a seguito di un'ondata di violenze, di massicce manifestazioni studentesche e del crollo dell'economia indonesiana, il regime di Suharto vacilla e il dittatore è costretto a dimettersi in favore del controverso ministro della Tecnologia Jusuf Habibie.
Contro di lui sono state rivolte accuse di corruzione e di storno di fondi, accuse lasciate poi cadere a causa del continuo peggiorare delle sue condizioni di salute. Il figlio Tommy, play boy miliardario, è stato il suo cruccio per molti anni in quanto accusato, e poi riconosciuto colpevole, dell'omicidio di un giudice.

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