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Economia Guido Rossi lascia la guida di Telecom

 

Venerdì 06 Aprile 2007, 00:00

02 Febbraio 2016, 19:36

MILANO - Guido Rossi, alla guida di Telecom da circa 200 giorni, «ha rassegnato le dimissioni, con effetto immediato, dalle cariche di presidente e consigliere», si legge in una nota di Telecom Italia.
L'assemblea del 16 aprile dovrebbe essere presieduta dal vice presidente esecutivo Carlo Buora che guiderà il gruppo in questi 10 giorni prima della riunione dei soci che nominerà il nuovo consiglio di amministrazione.
Guido Rossi era stato nominato il 15 settembre scorso quando, nel corso di un cda straordinario convocato a sorpresa, Marco Tronchetti Provera aveva rassegnato le dimissioni da presidente.

ECCO «CHI» E' ROSSI
E' durata poco meno di sette mesi la nuova avventura di Guidi Rossi al timone della Telecom. Era il 15 settembre 2006 quando, dopo le dimissioni di Marco Tronchetti Provera, assumeva la presidenza di Telecom, interrompendo il suo incarico di commissario straordinario della Federcalcio, durata in tutto quattro mesi. Avvocato, nato a Milano il 16 marzo del 1931, era stato chiamato il 16 maggio al capezzale del pallone ferito, nel pieno della bufera calciopoli. Poi, il ritorno alla guida di Telecom, dove era stato già dal 30 gennaio del '97 al 28 novembre dello stesso anno con il mandato di traghettare il gruppo verso la privatizzazione. La sua è una carriera di grandi mediazioni, interventi di salvataggio e incarichi milionari. Alunno del prestigioso Collegio Ghislieri, si è laureato in giurisprudenza a Pavia nel 1953, conseguendo il Master of Laws ad Harvard. Già docente universitario di diritto commerciale e di diritto privato comparato a Pavia, Trieste, Venezia e Milano, nel 1981 è nominato Presidente della Consob. Consulente della Montedison e dell'Inps, Rossi cura anche le consulenze legali di Mediobanca ed è membro del consiglio di amministrazione delle Assicurazioni Generali.
Alla guida della Ferfin-Montedison durante la crisi Ferruzzi, Rossi sovrintende ad operazioni finanziarie importanti, come l'acquisizione del Credito Bergamasco dal Credit Lyonnais. Arriva poi dapprima alla presidenza di Ferfin-Montedison ed in seguito alla guida della Telecom Italia, orientata alla privatizzazione. Dal 1987 al 1992 Rossi visse un'esperienza politica, che comunque fu solo una parantesi nella sua carriera: divenne senatore come Indipendente di Sinistra. In tempi più recenti ha tutelato per un anno gli interessi della banca olandese Abn Amro, che dopo l'inchiesta sui vertici della Banca Popolare Italiana ha avuto il via libera per aggregare l'istituto padovano. Nel 2003 è stato avvocato di Cesare Geronzi, presidente di Capitalia, a seguito degli scandali Cirio e Parmalat. La sua passione per lo sport e l'amicizia personale con Massimo Moratti, lo portano a ricoprire per quattro anni la carica di consigliere nel Consiglio d'Amministrazione dell'Inter. Il 16 maggio 2006 Guido Rossi viene nominato commissario straordinario della FIGC. Attualmente è docente a contratto di Filosofia del Diritto presso l'Università Vita-Salute S. Raffaele di Milano. Il 26 luglio 2006, nelle vesti di commissario straordinario della FIGC, a seguito dello scandalo nominato calciopoli, assegna il titolo di Campione d'Italia per la stagione 2005/2006 all'Inter.
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