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Vi presento Paul alieno nato (pure) in quel di Modugno

 
Vi presento Paul alieno nato (pure) in quel di Modugno

Giovedì 02 Giugno 2011, 09:51

02 Febbraio 2016, 23:22

di LIVIO COSTARELLA

Un alieno di nome Paul, made in Modugno. Tranquilli, la misteriosa Area 51 del Nevada non si è trasferita in provincia di Bari, ma dovete sapere che il simpatico extraterrestre Paul, protagonista del film omonimo di Greg Mottola (da mercoledì scorso in tutte le sale italiane), contiene cromosomi pugliesi. Già, perché nel team dei «Character Animator» (coloro che si occupano di realizzare le azioni e i movimenti di personaggi tridimensionali in stile cartoon e realistico) c’è Gianluca Fratellini, 30enne modugnese, che da circa 11 anni lavora nel settore della computer grafica e sempre all’estero: dopo Lussemburgo, Canada, Australia e Spagna, adesso vive e lavora a Londra, per la società «Double Negative», una delle più importanti aziende di effetti speciali e animazione per film (nel carnet ci sono anche titoli come Harry Potter, Inception, Prince of Persia e molti altri). 

Fratellini è un classico esempio di fuga precoce di cervelli: ha iniziato a studiare animazione all’età di 14 anni e, dopo aver realizzato da autodidatta un primo cortometraggio intitolato «A Bug's Story», ha cominciato a lavorare per varie società d’animazione, occupandosi di serie tv, film e videogiochi. Il suo secondo cortometraggio «Life in Smoke - Una Vita in Fumo», dedicato al tema del fumo passivo, ha vinto numerosi premi importanti in diversi Festival italiani, europei ed internazionali. 

L’alieno Paul è la sua ultima creatura. «Sarà facile riconoscermi nel film – scherza Fratellini -, io e lui siamo fisicamente due gocce d’acqua. A me però non piacciono le noccioline e non posso diventare invisibile come lui». 
Quali animazioni ha curato in dettaglio? «Ho diviso il lavoro con gli altri 24 animatori del progetto, ma la mia mano c’è nella prima apparizione di Paul, nella sequenza in cui la ragazza cattolica vede l’alieno per la prima volta nel camper ed in qualche altra». 
Che differenze ci sono nel suo campo tra Europa e America? «Inizialmente l’America la faceva da padrona (pensiamo a società come Pixar, Dreamworks, Walt Disney o Blue Sky). Oggi la presenza di effetti speciali è ormai richiesta quasi in ogni film e l’Europa sta rimontando. Londra è indiscutibilmente uno dei centri attivi in cui molti progetti trovano terreno fertile. L’Italia è ancora molto indietro». 
Il prossimo 15 luglio lei terrà una conferenza al Campus Party che si svolge ogni anno a Valencia. Di cosa parlerà? «Il Campus Party è riconosciuto come il più grande evento di intrattenimento elettronico on line in tutto il mondo. Discuterò di tecniche di animazione: da quelle remote alle più moderne, ripassando i vari progetti sui quali ho lavorato, dal corto alla serie tv, dalle cinematiche dei giochi alle animazioni su film, dal cartone animato 3d all’inte - grazione e recitazione di personaggi 3d con attori reali». 
Un messaggio per chi volesse lavorare nel suo settore? «La computer grafica sarà in continua crescita, ci sarà sempre da sviluppare e da aggiornarsi ai nuovi strumenti: il consiglio è di munirsi di idee originali, entusiasmo, porsi obiettivi e coltivare dei sogni, cercando di raggiungerli ad ogni costo».
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