Sabato 06 Settembre 2025 | 11:39

Bari, abbonamenti ai bus a 20 euro: il progetto non è stato ancora approvato

 
Massimiliano Scagliarini

Reporter:

Massimiliano Scagliarini

Bari, abbonamenti ai bus a 20 euro: il  progetto non è stato ancora approvato

Il Comune aveva annunciato: «Ridurremo il numero di auto». Ma a Barcellona l’esperimento dei treni gratis non ha funzionato: auto diminuite solo dello 0,6%

Mercoledì 11 Gennaio 2023, 12:32

12:33

BARI - L’idea di concedere per tutto il 2023 un abbonamento annuale da 20 euro per i bus cittadini è motivato - lo ha spiegato il sindaco Antonio Decaro - con la necessità di «ridurre il numero di auto in città». L’annuncio del Comune di Bari, che ha impegnato per questa iniziativa 5 milioni del Pon Mobilità, ha creato attenzione in tutta Italia e anche qualche polemica, per via della decisione di utilizzare fondi europei. Lo scorso anno lo stesso tentativo è stato fatto anche in Spagna: e i numeri dicono che, almeno a Barcellona, l’esperimento non ha funzionato.

I dati sono emersi pochi giorni fa (li ha rilanciati un articolo del Guardian), dopo che l'Autoritat del Transport Metropolità dell'area di Barcellona ha annunciato la revisione dei prezzi degli abbonamenti del trasporto pubblico locale su gomma, su cui ci sono degli sconti dal 30 al 60%. Barcellona è infatti all’avanguardia sulle politiche di trasporto e ha introdotto proprie facilitazioni, se si pensa che lo scorso settembre in Spagna sono stati concessi anche abbonamenti gratuiti per i treni (prevalentemente locali): la misura, inizialmente prevista fino a fine 2022, è stata prorogata per tutto il 2023. Il ministero dei Trasporti ha annunciato l’avvenuto rilascio di circa 2.400.000 abbonamenti gratuiti sulle linee suburbane e a media distanza, con circa 230mila rinnovi effettuati dopo il 29 dicembre. Il sistema prevede che il cittadino scelga una destinazione ed effettui un deposito cauzionale che viene restituito al raggiungimento del numero minimo di viaggi previsti (16).

Dal monitoraggio di questo meccanismo sono emerse alcune criticità. La prima riguarda il fatto che tantissimi posti sui treni rimanevano vuoti, perché i titolari di tessere gratuite prenotavano senza preoccuparsi di cancellare (per questo è stato introdotto un sistema di penalità). La seconda riguarda l’area di Barcellona, dove è stato fatto un monitoraggio della Atm per capire se - appunto - è stato raggiunto l’obiettivo di ridurre i viaggi in auto. Dopo sei settimane dal lancio dell’iniziativa, è emerso che gli spostamenti in auto sono calati soltanto dello 0,4%: molto meno, cioè, di quanto ottenuto con l’istituzione delle zone a traffico limitato. L’effetto è soprattutto di tipo economico, perché la misura ha consentito alle famiglie pendolari risparmi sensibili che possono arrivare anche a 240 euro al mese.

Non è ovviamente possibile fare confronti. Barcellona è una città da 1,62 milioni di abitanti e 6 milioni di spostamenti al giorno nell’area metropolitana. Bari è cinque volte più piccola e il progetto del Comune riguarderà soltanto i viaggi in bus, cercando di incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico per gli spostamenti lunghi.

Il progetto, annunciato la scorsa settimana, non è stato ancora approvato. Il Comune lo licenzierà in questi giorni sulla base delle linee guida fissate dall’Autorità di gestione del Pon, a loro volta modellate dalle direttive comunitarie. La giunta Decaro deve poi definire il regolamento con le modalità per ottenere la tessera scontata. Oggi l’abbonamento Amtab a prezzo pieno costa 250 euro l’anno: nel 2021 ne sono stati rilasciati circa 3mila su base mensile, cui si sommano i circa 11mila a prezzo agevolato per gli studenti o per determinate fasce orarie. Grazie all’utilizzo dei fondi europei, il Comune comprerà 20mila tessere ordinarie e le cederà ai cittadini a 20 euro: potrebbe dunque innescarsi una corsa all’abbonamento scontato, visto che non sarà possibile accontentare tutti. Ecco perché potrebbero essere fissate regole stringenti per stabilire chi potrà usufruire dell’agevolazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)