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Lella Miccolis presidente del Consorzio compostatori

 
Francesco Romano

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Francesco Romano

Lella Miccolis presidente del Consorzio compostatori

Prestigioso incarico nazionale per la fondatrice di Progeva, azienda che trasforma i rifiuti organici in fertilizzanti

Giovedì 04 Agosto 2022, 09:55

«Questo incarico è l’epilogo di un lungo percorso, ma io lo vivo come un inizio». C’è un po’ di «economia circolare» nella parole di Lella Miccolis, amministratrice unica di Progeva, azienda che a Laterza, in provincia di Taranto, dal 2006 produce fertilizzanti per l’agri-ortofrutticoltura mediante compostaggio. Un settore, questo, in cui la «circolarità» applicata ai rifiuti vive tutta la sostenibilità del ciclo che rigenera.

Allora, la notizia: dal 5 luglio l’imprenditrice Miccolis, originaria di Noci, laurea in Biologia, è presidente del Cic, il Consorzio italiano compostatori che a livello nazionale si pre-occupa di promuovere e valorizzare le attività di riciclo della frazione organica dei rifiuti, attraverso la produzione di compost e biometano. «Dalla terra alla Terra» fa sintesi la neopresidente, a dare senso e forza al punto in cui la linea si chiude e riparte.

Lella Miccolis accoglie il cronista nell’ufficio a tutto vetro della sede aziendale, a una manciata di chilometri a nord dell’abitato di Laterza, in contrada Madonna delle Grazie-Caione. «La presidenza? Credo il riconoscimento per una militanza lunga e attiva nel Consorzio, cominciata più o meno quando è iniziata l’avventura di Progeva» spiega d’un fiato l’imprenditrice barese, prima di ripercorrere, a salti, gli ultimi quindici anni. Poco più: dall’ingresso nel Comitato tecnico del Cic «su proposta dell’allora direttore generale David Newman», alla successiva, pluriennale esperienza nel Comitato di redazione del Consorzio, fino alla presidenza arrivata - dice, con una punta di orgoglio - per «volontà unanime del nuovo Cda insediato il 23 giugno scorso, durante i lavori del trentennale del Cic». A Roma.

«Per più mandati sono stata unica rappresentante femminile nel Cda, insieme a Giovanna Sacchini, del gruppo Hera» ricostruisce l’amministratrice biologa, che, da primo presidente donna del Cic, indica poi tracce e direttrici possibili ad un’organizzazione che ha avuto modo di conoscere appieno, facendone parte.

«Il Consorzio ha valori che spero non perda mai: coniuga eccellenza e umiltà, è fatto di gente abituata a non risparmiarsi, a credere in quello che fa» descrive. «È un’armonia di voci - quasi intona - non solo impianti che operano nel settore del compostaggio, ma anche soggetti e strutture dell’articolata filiera dell’organico, come laboratori di analisi, università, enti di ricerca, centri di consulenza ambientale, fornitori, formatori, e associazioni come Utilitalia e Assoambiente». Sono i «soci ordinari, aderenti e di categoria: struttura e anima del Consorzio».

In pratica, si sta manifestando per intero il «mondo» aperto, dieci anni prima ancora del 2006, da «una locandina che annunciava un corso di formazione post laurea sulla gestione integrata dei rifiuti, e sul trattamento dei rifiuti organici in particolare». «Poche e vaghe righe su foglio A4», da Lella Miccolis lette di passaggio, na non distrattamente, poi l’iscrizione, la «full immersion con Enzo Favoino relatore e guida», e passo dopo passo, i rifiuti-risorsa a capovolgere stereotipati paradigmi e «l’inizio della storia»: il «Progetto Eva», che per sincrasi diventa Progeva, fondendo ricerca e fertilità, l’adesione al Cic, l’esperienza che matura sul campo, fra gestione aziendale, attività consortile e il futuro che diviene tra transizioni ecologico-energetiche da attraversare e rinnovata sostenibilità da praticare.

Un salto di trent’anni, uno sguardo all’agenda, le cose da fare: «Ci sono questioni aperte a cui dare continuità, c’è il nuovo decreto sul “biometano sostenibile”, che darà tra l’altro disposizioni sui rifiuti da raccolta differenziata in ingresso, la cui purezza tanto incide sulla qualità del compost e sulla produttività di biogas prima e di biometano poi, c’è l’esigenza di rendere omogenea in Italia la presenza di impianti “performanti”, oggi allocati soprattutto al Nord, e al Sud più che al Centro». E sarà pure una coincidenza, ma gratifica il fatto che il primo atto firmato da Lella Miccolis presidente Cic sia stato il protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi con Fiorenza Pascazio, presidente di Ager, l’Agenzia che attua il piano dei rifiuti in Puglia. «Sono orgogliosa di questo accordo, perché testimonia il qualificato sostegno che il Consorzio può offrire nella gestione corretta della filiera del rifiuto organico, in considerazione anche della rilevante crescita della raccolta differenziata, crescita da tradurre in termini di economia green e circolare».

Quando Lella Miccolis accompagna il cronista fuori dall’ufficio a tutto vetro di Progeva, il pensiero, ciclico anch’esso, torna alla presidenza Cic che «onora e impegna». «Donna e del Sud, binomio di novità» saluta, sorridendo.

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